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ragazzo disabile“Oggi è un giorno importante: mio figlio è uscito in terrazzo a prendere una boccata d'aria e di sole”.
Parte da un post su Facebook lo sfogo e il ringraziamento di Chiara Bonanno, madre di una ragazzo gravemente disabile, ed è una semplice frase che nasconde una specie di miracolo, una vittoria contro le barriere architettoniche che è una vittoria della vita.


Da cinque anni Simone era relegato in casa al settimo piano di una palazzina popolare di Roma, perché la carrozzina non entra in ascensore, ed era anche troppo larga per passare dalla portafinestra del suo terrazzo. Così il ragazzo è stato condannato a vivere in isolamento forzato per 5 anni. “Erano cinque lunghissimi anni che non usciva dalla sua stanza –  racconta Chiara Bonanno – Murato vivo in una casa in cui non poteva neanche raggiungere il balcone, perché la portafinestra era troppo stretta per la sua carrozzina”.
Ora, nei giorni scorsi, un regalo inaspettato ha ridato a Simone la possibilità di sentire l’aria sulla faccia, grazie all’intervento gratuito di una ditta che, allargando la porta del balcone, gli ha permesso di uscire.

 

Chiara Bonanno ringrazia così chi ha offerto il proprio aiuto per un regalo di compleanno unico: “Ci ha fatto questo regalo prezioso: in due ore hanno allargato la portafinestra quel tanto che bastava per far passare la carrozzina. E lo hanno fatto con una delicatezza unica, facendo di tutto per recare meno disagio a mio figlio, evitando il più possibile polvere e il rumore. Appena hanno finito, ho portato mio figlio in terrazzo: non gli è sembrato vero sentire il vento sulla pelle ed il sole scaldargli le gambe e le braccia. Perfino quel caldo, di cui oggi tutti si lamentano, per lui è stato un piacere! A me sembra ancora un sogno. Ci vuole così poco per rendere almeno un po’ più semplice la vita dei nostri figli. Eppure, quel poco è tanto difficile da ottenere”.


Fonte: Redattore Sociale

 

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