In alcune parti del mondo, soprattutto nelle zone più povere, essere un bambino disabile significa essere maggiormente esposto a maltrattamenti. Lo dice una ricerca che ha preso in esame le testimonianze di oltre 46mila operatori in 17 paesi a basso e medio reddito, ovvero Albania, Belize, Bosnia-Erzegovina, Camerun, Repubblica Centrafricana, Gibuti, Georgia, Ghana, Iraq, Giamaica, Laos, Macedonia, Montenegro, Serbia, Sierra Leone, Suriname e Yemen , promossa da Jennifer Lansford del Center for Child and Family Policy della Duke University e pubblicata su 'Child Development'. I dati confermano il triste fatto che in questi Paesi i piccoli con disabilità tra i due e i nove anni - soprattutto se poveri - hanno maggiori probabilità di subire percosse e maltrattamenti fisici, essendo puniti con colpi alla testa e picchiati con bastoni o cinture. Analizzando i dati rilevati, si è visto che i bambini più sovente soggetti a questo tipo di maltrattamenti sono quelli con disabilità di tipo motorio.
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BAMBINI DISABILI, I DIMENTICATI DEL MONDO