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Nell’immaginario collettivo, il termine “accessibilità” evoca immediatamente il concetto di superamento di barriere architettoniche, quindi fisiche.
Ma la possibilità di fruire di spazi e luoghi nella loro interezza, da parte delle persone con disabilità, abbraccia un significato più ampio, considerando che oltre alle barriere fisiche ci possono essere anche barriere di altro tipo, ovvero sensoriali, che impediscono l’accesso ai contenuti.

L’argomento è tanto più importante quando parliamo di luoghi di cultura per eccellenza, come i musei, dove l’accessibilità culturale per le persone con disabilità sensoriali è un obiettivo che deve essere perseguito in maniera ancor più strategica di quanto già non si faccia.
 L’Italia è tra i paesi europei più attenti in questo senso, e grazie all’enorme patrimonio artistico e monumentale può proseguire verso quest’obiettivo con più disinvoltura, studiando sistemi e tecnologie innovative che aiutano a superare le barriere sensoriali, come ad esempio l’utilizzo delle stampanti 3D.

Si parlerà anche di questo alla Mostra-Convegno “Il Futuro della Tradizione e L’accessibilità del Futuro” che l’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti di Roma in collaborazione con il Museo Nazionale Romano ha organizzato per sabato 18 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei. Il convegno sarà  un momento per fare il punto sul tema dell’accessibilità museale per le persone con disabilità visiva: una fotografia per mappare lo stato dell’arte non solo in termini artistici, ma anche sul progresso tecnologico, normativo, educativo ed inclusivo dei poli museali.

L’appuntamento è per sabato 18 maggio alle ore 9.30 a Roma, Palazzo Massimo, Largo Villa Peretti, 1. Dopo la conclusione dei lavori sarà possibile fare un’esperienza tattile bendati e guidati alla scoperta delle opere di artisti non vedenti esposte a Palazzo Massimo. Per chi lo desidera già dal 16 Maggio sarà possibile visitare il Museo.