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autobus carrozzina disabileMolto spesso la inefficienza di un servizio, di un prodotto, di uno spazio è causata dalla distanza tra chi questi spazi, oggetti, servizi li progetta e chi ne fruisce. Lo sanno bene in Svezia, dove un innovativo progetto avviato dall’università di Gothenburg volto a ridisegnare la €˜città del futuro‑¬ secondo le esigenze delle fasce più deboli della popolazione, vede la collaborazione, in veste di €˜consulenti‑¬, di un gruppo di anziani, che dovranno riferire le loro difficoltà quotidiane nella fruizione della città . 

La logistica quotidiana dell’anziano si rivela necessariamente gravata da impedimenti pratici di cui i futuri urbanisti terranno conto nella progettazione di una città sostenibile non solo dal punto di vista ecologico, ma anche umano. In particolare, gli anziani coinvolti nel progetto saranno chiamati a dire la loro sulle difficoltà nell’uso dei mezzi pubblici e in attività apparentemente semplici, come il trasporto della spesa.

La ricerca prevede quindi una prima fase di monitoraggio, in cui il gruppo di over 60 terrà un diario nel quale annoterà commenti e foto relative all’attività quotidiana della spesa, a cui seguirà un affiancamento dei ricercatori nelle stesse attività , per una presa in esame delle difficoltà €˜dal vivo‑¬.
La sinergia tra progettisti e fruitori finali dovrebbe infine servire a progettare una città €˜del futuro‑¬ che sia davvero amica delle persone appartenenti alle fasce più deboli.

Fonte: Centromaderna.it
 
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