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rocco casalinoE’ di nuovo polemica, dopo quella di sole due settimane fa che ha visto protagonista Beppe Grillo e le sue battute sugli autistici –  per le parole di un rappresentante delle istituzioni – in questo caso Rocco Casalino, portavoce di Palazzo Chigi, del quale nelle ultime ore sta circolando nel web il frammento di un video nel quale afferma che anziani, bambini e persone Down gli «danno fastidio», lo «irritano» e gli «fanno schifo».

Si tratta di un video datato (è del 2004), e secondo lo stesso Casalino risalente a quando frequentava il Centro Teatro Attivo di Milano: si sarebbe trattato, secondo l’interessato, di un momento estrapolato da un corso nel quale si sviluppava lo studio dei personaggi, li si interpretava, forzandone i caratteri in maniera anche paradossale e provocatoria.
Una accurata analisi a cura di Gigio Rancilio, pubblicata su Avvenire.it, ha però dimostrato che il video è tratto dalla lezione tenuta dallo stesso Casalino ad un corso di Giornalismo, e la notizia non sarebbe, quindi, una bufala. Anche una partecipante del corso, secondo quanto riportato da avrebbe confermato che in quel momento Casalino non stava recitando una parte. 

COORDOWN: UN’IDEA ANCORA DIFFUSA - In riferimento a questo episodio, nel quale  l’attuale portavoce del Presidente del Consiglio - dott. Casalino - si esprime in termini inaccettabili riferendosi a persone con sindrome di Down, il Coordinamento Nazionale delle associazioni di persone con sindrome di Down -CoorDown Onlus – si definisce  colpito da una dichiarazione di una violenza simile, seppur verbale, e non può che condannare tali affermazioni”.  Tuttavia, ricorda Coordown, “(…) il dott. Casalino non è il solo a provare queste sensazioni per le persone con sindrome di Down. È una visione che viene dal passato e che resiste ancora oggi. Lo vediamo negli sguardi in strada, nei commenti degli Haters sui social, negli episodi di bullismo nelle scuole. CoorDown esiste per fare cultura della diversità e diffondere un’immagine diversa delle persone con sindrome di Down. Nel condannare la posizione presa da un attuale rappresentante delle Istituzioni, tale contesto offre peraltro un’opportunità per far cambiare idea non solo a lui ma anche a tutti coloro, purtroppo ancora numerosi, che la pensano nella stessa maniera".

FISH: UN PREGIUDIZIO DIETRO CERTO LINGUAGGIO - Anche la FISH condanna l’accaduto, ravvedendo in questo linguaggio un pregiudizio radicato affermando che Poco rileva il fatto che quelle affermazioni siano datate e, ancor meno, che si tenti ora di relativizzarle o, peggio, minimizzarle: producono un effetto pesante in termini di comunicazione e di diffusione di quello stigma che da anni tentiamo di contrastare in tutti i modi.
Non è solo una mera rivendicazione di un linguaggio “politicamente corretto”, che peraltro sarebbe più che giustificata. In realtà, il linguaggio tradisce un pregiudizio, se non addirittura un rigetto verso la diversità, verso le differenze, verso le minoranze e i più deboli, atteggiamenti che poi non possono che concretizzarsi in gesti, azioni, omissioni profondamente contrari ad ogni sforzo inclusivo se non allo stesso diritto di cittadinanza e ai diritti umani.
Questi episodi e queste dichiarazioni sono sempre gravi, ma lo sono ancora di più quando provengono da personaggi pubblici, politici e non, e alimentano quel linguaggio di odio che purtroppo è sempre più diffuso, pervasivo e violento.
La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, oltre ad esprimere la propria indignazione di fronte a questi specifici fatti, che sembrano essere tutt’altro che infrequenti, chiede un impegno politico, bipartisan e corale, intervenendo, anche con provvedimenti normativi, contro il linguaggio dell’odio e del pregiudizio, a prescindere da chi ne sia il latore o da quali canali usi.


Redazione