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Il Parlamento europeo ieri ha votato sul tema dell’accessibilità ai siti e app del settore pubblico per le persone con disabilità. Ne spiega i contenuti in un video Matteo Molinari, giornalista cieco dalla nascita e addetto stampa per l’Italia al Parlamento europeo.

Dice Maurizio: “Se non avessi avuto un computer dotato di tecnologia assistiva non avrei mai potuto essere qui oggi a svolgere il lavoro che faccio, e non sarei mai diventato giornalista. Tuttavia, sono ancora tanti i siti non accessibili ai disabili o agli anziani”. Maurizio si è trovato spesso in difficoltà: “Se per pagare una bolletta volessi selezionare il periodo di competenza dei consumi effettivi, non mi è possibile perché, per esempio, non posso individuare il tasto giusto. Il Parlamento Europeo vuole una legge che obblighi tutte le organizzazioni del settore pubblico a rendere accessibili a tutti i propri siti”.

Una legge in questo senso, che imponesse a tutte le organizzazioni del settore pubblico di rendere accessibili servizi e spazi web, è quantomeno necessaria.  Secondo la deputata Dita Charanzová, ne beneficerebbero 80 milioni di persone. “Porremmo fine a una situazione bizzarra come quella di chiedere ai cittadini di pagare le tasse online senza però rendere accessibili a tutti i siti. La legge aiuterebbe anche i dipendenti sul posto di lavoro, perché sarebbero accessibili le informazioni della rete interna. Lo stesso vale per le madri che vogliono seguire i siti delle scuole”.
Per Maurizio e altre persone con disabilità questo è solo un primo passo per arrivare a rendere accessibili anche i siti delle aziende private, e-commerce, assicurazioni e banche compresi.