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maniGrazie a un progetto realizzato dalla Soprintendenza con la collaborazione dell’Unione italiana ciechi, il centro nazionale del Libro parlato e il centro studi Herculaneum, il parco archeologico diventerà accessibile agli ipovedenti con un percorso che consentirà loro di esplorare la città antica con il tatto, l’udito e l’olfatto. Il taglio del nastro del percorso multisensoriale all’interno degli Scavi di Ercolano è avvenuto con una cerimonia alla nuova biglietteria del complesso dove sono intervenuti anche l’intervento degli ispettori dell’Unesco: «Si tratta di un’iniziativa che intende allargare l’accessibilità degli Scavi anche a un pubblico con menomazioni visive - commenta Christian Biggi, manager del Centro studi Herculaneum che ha curato la realizzazione del progetto - Questa nuova guida attraverso un itinerario multisensoriale nasce da una serie di esperimenti compiuti con l’Unione italiana ciechi: con alcuni gruppi di non vedenti abbiamo effettuato varie visite del parco archeologico, fino a quando non siamo riusciti a ottimizzare il percorso ideale per le persone ipovedenti». La guida per non vedenti al momento è disponibile in formato testuale accessibile e scaricabile dal sito della Soprintendenza (http://www.pompeiisites.org), ma tra qualche settimana verrà distribuita anche in formato mp3 con le voci di attori professionisti e tradotto nelle principali lingue: «I non vedenti - spiega il direttore del Centro Herculaneum - percorreranno il loro itinerario e verranno di volta in volta invitati a toccare con le mani mosaici, iscrizioni e strutture, ad ascoltare rumori particolari o a sentire gli odori di alcune piante presenti nel parco archeologico. Pur essendo un percorso creato tenendo conto delle esigenze dei disabili visivi, questa nuova esperienza può essere vissuta da tutti coloro che intendono sfruttare al massimo le qualità già esistenti nel sito archeologico. Naturalmente, le esperienze tattili avverranno solo nei punti individuati dalla Soprintendenza in modo da non danneggiare le strutture». L’Unione italiana ciechi ha collaborato attivamente alla riuscita di questo progetto realizzato all’interno degli Scavi: «Alcuni nostri soci - conferma il responsabile territoriale dell’Uic, Mario Mirabile - hanno partecipato con entusiasmo a questa iniziativa, fornendo suggerimenti e testando in prima persona il percorso destinato ai non vedenti. Si tratta di un’operazione positiva che ci aiuta ad abbattere le barriere che ancora ci separano dai cosiddetti normodotati e che apre ai ciechi le porte di un patrimonio finora inesplorato». I progetti per migliorare l’accessibilità degli Scavi di Ercolano alle persone disabili non si fermeranno a questa iniziativa riservata ai non vedenti. Attraverso l’equipe della Herculaneum conservation project, sono allo studio nuovi strumenti per consentire la visita della città antica anche alle persone con deficit motorio. Nei prossimi mesi, ad esempio, verranno testate all’interno del parco archeologico delle particolari sedie a rotelle che consentano ai disabili di percorrere la città antica, ma allo stesso tempo non arrechino rischi ai reperti: «Il nostro sito si presta a questo genere di iniziative - commenta la direttrice degli Scavi, Maria Paola Guidobaldi - e riuscire ad aumentarne la fruizione è uno dei nostri principali obiettivi, insieme alla tutela e alla manutenzione dell’immenso patrimonio archeologico».


Fonte: Il Mattino del 01-12-2010