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bruce willis in una foto che accompagna il post instagram di demi moore sulla sua diagnosi di demenza frontotemporale

L'attore ha ricevuto una diagnosi di demenza frontotemporale

La famiglia di Bruce Willis ha scelto di affidare ai social e al web l’annuncio della malattia che ha colpito l’attore: nella giornata di ieri sul profilo Instagram della ex moglie, Demi Moore, ma anche su quello dell’attuale moglie e delle sue figlie, è stato postato un messaggio rivolto ai numerosi fan dell’attore, per fare chiarezza sulle condizioni di salute di Willis, che dal 2022 soffre di episodi di afasia, e per questo si è ritirato dalla scene.

Ma l’afasia è solo uno dei sintomi di una patologia ben più complessa. La diagnosi per l’attore, comunicata ieri dalla sua famiglia in un annuncio, è quella di demenza frontotemporale: una forma di demenza progressiva che causa anomalie nel comportamento, nella personalità, nel linguaggio e nel movimento.
La demenza frontotemporale attualmente non ha cure: sono, tuttavia, disponibili trattamenti che aiutano a controllare i disturbi.

Nel ringraziare i numerosissimi fan che hanno riversato sull’attore un enorme affetto da quando sono stati resi noti gli episodi di afasia, la famiglia di Bruce Willis nel suo messaggio scrive: “Anche se questo è doloroso, è un sollievo avere finalmente una diagnosi chiara”.

Aggiunge poi il comunicato: “L'FTD è una malattia crudele di cui molti di noi non hanno mai sentito parlare e che può colpire chiunque. Per le persone sotto i 60 anni, la FTD è la forma più comune di demenza e poiché ottenere la diagnosi può richiedere anni, la FTD è probabilmente molto più diffusa di quanto sappiamo. Oggi non ci sono cure per la malattia, una realtà che speriamo possa cambiare negli anni a venire. Con l'avanzare delle condizioni di Bruce, speriamo che l'attenzione dei media possa essere focalizzata sul far luce su questa malattia che necessita di molta più consapevolezza e ricerca”.

Continua il messaggio: “Bruce ha sempre creduto nell'uso della sua voce nel mondo per aiutare gli altri e per aumentare la consapevolezza su questioni importanti sia pubblicamente che privatamente. Sappiamo nei nostri cuori che - se potesse oggi - vorrebbe rispondere portando l'attenzione globale e un legame con coloro che stanno anche affrontando questa malattia debilitante e il modo in cui ha un impatto su così tante persone e le loro famiglie”.

Infine la chiusura con un ringraziamento: “Bruce ha sempre trovato gioia nella vita e ha aiutato tutti quelli che conosce a fare lo stesso. Ha significato moltossimo vedere quell’affetto verso di lui e tutti noi. Siamo stati così commossi dall'amore che avete condiviso per il nostro caro marito, padre e amico in questo momento difficile. La vostra continua compassione, comprensione e rispetto ci consentiranno di aiutare Bruce a vivere una vita il più piena possibile”.

 

Redazione

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