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venezia per tuttiSette mezzi attrezzati con pedana in funzione 15 ore al giorno, 110 persone assistite mediamente e un Call center aperto dalle 8 alle 18.30. È il servizio di trasporto con mezzi acquei, attivo su prenotazione per le persone con difficoltà motorie, che potrebbe rientrare in un progetto europeo, come ha annunciato il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Piergiorgio Cortelazzo, alla presentazione del progetto «Accessibilità Venezia» per il quale la Giunta regionale ha deliberato un contributo di 500 mila euro anche per quest’anno.
Grazie al finanziamento regionale, che riguarda il solo trasporto acqueo, è attualmente possibile garantire il servizio ad anziani così come a disabili. Ma, come hanno annunciato il vicesindaco Sandro Simionato e l’assessore regionale alle Politiche sociali Remo Sernagiotto, il progetto vorrebbe essere esteso anche ai turisti disabili per consentire loro di visitare il centro storico.
«L’iniziativa - ha spiegato Sernagiotto - allarga l’accessibilità di Venezia anche ai turisti con problemi di mobilità che, magari per una sola giornata, desiderano visitare la città arrivando da altre parti della regione. Se verrà confermata la validità funzionale di questo progetto si potrà considerare l’idea di renderlo permanente».
Sul fronte disabili, l’assessore Simionato ha anche annunciato che per l’attesa ovovia sul ponte di Calatrava è questione di un paio di mesi. Date meno certe, invece, per la rimozione dei servoscala mai utilizzati che ancora stazionano ai piedi dei ponti del centro storico. Alcuni - come quello in campo Sant’Angelo - addirittura si è aperto, con un certo rischio per l’incolumità dei passanti.
In loro sostituzione, secondo il piano del Comune, «gradini agevolati», passerelle leggera in lega e vetro che affiancano il ponte tradizionale, corrimani che si agganciano senza bisogno di bucare la pietra d’Istria e, solo in quattro casi, il servoscala che però sarà un modello per l’esterno «a misura di Venezia», resistente alla salsedine.

Fonte: La Nuova Venezia