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disabilità celebrale

La Paralisi Cerebrale, che nei bambini è la disabilità fisica più comune e prende il nome di Paralisi Cerebrale Infantile, è una patologia neuromotoria dovuta a un danno irreversibile del sistema nervoso, che impedisce progressivamente i movimenti più elementari di tutto il corpo.

GIORNATA MONDIALE PARALISI CEREBRALE
Il 6 ottobre è la giornata mondiale dedicata a questa malattia, che colpisce 17 milioni nel mondo e 100.000 in Italia - di cui oltre 40.000 bambini. In Italia Fondazione Ariel è il partner del movimento internazionale World Cerebral Palsy Day, che vede organizzazioni in tutto il mondo impegnate a offrire una risposta concreta alle famiglie con la Paralisi Cerebrale e altre disabilità neuromotorie. L’invito in quest’anno particolare è a “lasciare il segno” condividendo sulla “mappa internazionale della Paralisi Cerebrale”, oltre che sui profili social della Fondazione, il racconto di come le famiglie con Paralisi Cerebrale hanno imparato ad affrontare l’ulteriore complessa sfida comportata dalla pandemia di Covid-19, adattandosi al cambiamento, abbattendo le barriere e trovando soluzioni creative.

CONSULENZE GRATUITE DAGLI ESPERTI
Inoltre, in questo particolare anno di emergenza sanitaria e sociale, Fondazione Ariel (attiva da 17 anni nel settore) ha strutturato il progetto “Intorno a noi” che prevede consulenze individuali mirate, corsi di formazione e nuovi gruppi di sostegno - sempre gratuiti e in modalità online - su diverse tematiche in campo medico, psicologico e legale, rivolti alle famiglie di bambini con PCI. Gli obiettivi: affrontare con serenità ed energia le complessità della disabilità, aumentare le competenze di cura, migliorare la qualità di vita dell’intero nucleo familiare, nel quale ciascun componente, in misura e forma diversa viene coinvolto quando nasce un bambino con una patologia neuromotoria come la PCI.
La PCI trasforma infatti l’intera vita familiare, costringendo improvvisamente genitori, fratelli, nonni e tutta la rete parentale e amicale a fare i conti con nuovi equilibri interni e nuove dinamiche quotidiane, uniti spesso a sensi di colpa e inadeguatezza. È per questo che nel sistema di cura dei bambini con PCI è vitale affiancare alla cura terapeutica - fatta di visite ed esami medici, interventi chirurgici e riabilitazione - il sostegno psicologico e sociale a tutti i componenti della famiglia, soprattutto al momento della diagnosi e nei primi anni di vita. A loro disposizione l’equipe multidisciplinare di Ariel - formata da uno psicologo, un fisioterapista, un infermiere, un avvocato, un notaio, un assistente sociale, un commercialista - affronta tematiche specifiche.  

Per sostenere il progetto, Ariel ha avviato una campagna con numero solidale 45587 attiva fino al 31 ottobre.

Per info:

https://www.fondazioneariel.it/

https://worldcpday.org/