“Quando mai un comico cita delle patologie, o qualsiasi altra cosa molto seria, se non con l’intento di usarne la chiave metaforica?“ ha scritto, tra le altre cose, il comico genovese, che ha concluso: “Vi sono vicino, anche ai prossimi, magari i portatori sani di ipocondria...davvero pensate che un comico debba fare lo slalom del vocabolario?
Non esiste il politically correct nel mio mestiere, se vuoi essere davvero un comico.
Continuerò ad utilizzare metafore e continuerò ad esservi vicino”.
Qui sotto, il suo post pubblicato su Facebook.