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lavorodisabiliLa Provincia di Padova e Confcooperative Federsolidarietà hanno firmato un protocollo d’intesa al dine di  favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo di persone con disabilità .

Il settore Lavoro e Formazione della Provincia, per volontà della presidente Barbara Degani e dell’assessore Massimiliano Barison, in sinergia con le cooperative sociali del territorio che operano nell’ambito dell’inclusione lavorativa delle persone svantaggiate, i servizi per l’impiego, i servizi sociali e gli enti locali, ha previsto la realizzazione di interventi personalizzati per l’inserimento occupazionale di persone con disabilità o disagio psichico.

 La sottoscrizione di questo protocollo d’intesa ha lo scopo di valorizzare il lavoro soprattutto sotto il profilo della persona, in una fase di criticità economica non trascurabile come quella che stiamo affrontando.

 L’obiettivo è quello di accompagnare i disabili all’interno dell’attività lavorativa, visto che circa 300 aziende della provincia di Padova non hanno più l’obbligo di assunzione a causa dello stato di crisi.

Il nostro obiettivo, quindi, è quello di accompagnare i disabili nell’attività professionale attraverso le cooperative. Il protocollo coinvolgerà 80 persone e per ognuna di esse verrà realizzato un progetto di inserimento su misura delineato da un comitato tecnico composto da medici di diverse discipline. Le numerose cooperative sociali, associate a Confcooperative Federsolidarietà , si sono rese disponibili a collaborare con l’Assessorato provinciale al Lavoro per realizzare tre interventi sperimentali, ponendosi come anello naturale di collegamento tra il mondo imprenditoriale, il terzo settore e le persone con disabilità in cerca di lavoro.

 La Provincia di Padova mette quindi a disposizione delle cooperative sociali 430.000 euro da suddividersi in tre tipologie di interventi. La co-progettazione di singoli percorsi all’interno di cooperative sociali finalizzate al successivo inserimento nel mercato del lavoro ordinario si affiancherà infatti al sostegno dei contratti a termine nelle cooperative sociali. In terzo luogo sarà favorito l’inserimento lavorativo nelle aziende profit di persone con disagio psichico.

Il primo intervento riguarda l’inserimento temporaneo all’interno delle cooperative associate a Confcooperative di lavoratori disabili mediante un tirocinio formativo di almeno 3 mesi. Di questi 40 tirocinanti, almeno il 50% saranno successivamente assunti in cooperativa con un contratto a termine di un anno. Il secondo intervento, invece, è finalizzato a dare stabilità occupazionale. Lo scopo è sostenere parzialmente i costi delle persone disabili già occupate con contratto a termine nelle cooperative sociali i cui contratti alla scadenza non sarebbero rinnovati. Con l’intervento del fondo regionale per l’occupazione dei disabili che rimborsa il 30% del costo annuo, questi lavoratori potrebbero essere riconfermati alla scadenza del contratto e rimanere in forza alla cooperativa con altro contratto a termine. Il terzo e ultimo intervento, rappresenta una sperimentazione attraverso un inserimento graduale di disabili psichici all’interno di aziende. Si tratta di un primo percorso di lavoro che, dopo un lungo periodo di riabilitazione, si sviluppa all’esterno delle cooperative. Prevede, infatti, un periodo di accompagnamento e di affiancamento costante del disabile da parte di un operatore specializzato delle cooperative sociali e che si era già occupato del disabile durante la fase acuta della malattia e del successivo recupero.

Per info:


http://www.federsolidarieta.confcooperative.it/

Per approfondire vedi anche il nostro approfondimento sul LAVORO DISABILI

[Redazione]