Oggi, la vicenda è a una felice conclusione: è stato infatti predisposto il decreto per la concessione a Cristian della cittadinanza italiana. Enorme la soddisfazione della madre, Gloria Ramos: "Oggi voglio baciare il mondo, amo tutti. È come vivere in un sogno". La donna, iscritta all'AIPD (Associazione Italiana Persone Down), affiancata dagli operatori dello sportello di Telefono D, ha iniziato a combattere legalmente per vedere riconosciuto il diritto al figlio, e ora ce l'ha fatta.
Soddisfazione anche dall'Associazione: "La conquista della cittadinanza da parte di Cristian ci riempie di gioia. Abbiamo lottato perché la ottenesse non solo lui ma che fosse un diritto acquisito per tutti i ragazzi che si trovano nella stessa condizione. È importante che si impari a riconoscere che una persona con sindrome di Down adulta è a tutti gli effetti un adulto, con delle difficoltà ma anche con la capacità di esprimere bisogni e diritti e che si smetta di considerarli incapaci o eterni bambini. La conquista della cittadinanza da parte di Christian diventa non solo un segno di accoglienza e di civiltà , ma anche di presa di coscienza dei tanti passi avanti che le persone con disabilità e le loro famiglie hanno fatto in questi anni" ha dichiarato Anna Contardi, coordinatrice nazionale di AIPD, Associazione Italiana Persone Down.