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assistenzaE' un flusso in continua crescita che sembra non volersi arrestare, quello delle adesioni per avviare un'azione legale collettiva promossa dal Coordinamento famiglie disabili gravi e gravissimi per richiedere il riconoscimento legale del caregiver familiare.
Si tratta di un riconoscimento che si trova in tutti gli altri Paesi dell'unione Europea, mentre in Italia ancora non si riconosce questa attività svolta non per professione, ma da un familiare che si occupa dell'assistenza a tempo pieno di un congiunto gravemente disabile.

La campagna era stata lanciata un mese fa, prima con semplice raccolta di mail e poi con raccolta automatizzata, tramite il blog La cura invisibile, per far fronte al gran numero di adesioni. Oggi, secondo Maria Simona Bellini, presidente del Coordinamento e principale promotrice dell'iniziativa, il traguardo delle 1000 firme è quanto mai vicino e praticamente certo. Al termine della raccolta di adesioni, un team di legali specializzati nella materia si occuperà di elaborare un testo per l'azione legale.

Nello specifico, con questa azione, il Coordinamento vuole chiedere la valorizzazione del lavoro di cura che i familiari di persone con disabilità svolgono quotidianamente, quindi con una retribuzione e soprattutto una copertura assicurativa e tutela previdenziale. Da sempre, il Coordinamento punta anche al prepensionamento per i familiari che assistono congiunti gravemente disabili.


Fonte: Redattore Sociale


IN DISABILI.COM:


I FAMILIARI DEI DISABILI GRAVI INDICONO UNA AZIONE LEGALE PER CHIEDERE IL PREPENSIONAMENTO