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Pensa un po’, anche i disabili amano, e si amano! Vista dall’esterno, la vita della persona disabile molto spesso è percepita come priva di alcune esperienze e slanci fondamentali e naturali, come può essere quello della vita a due, ma la realtà , lo sappiamo bene, è diversa.

Questa percezione, se non addirittura dei pregiudizi, sono diffusi anche tra i famigliari, che talvolta faticano  a comprendere. Anche questo aspetto è messo in luce nel film «170 hz», che racconta la storia d’amore tra due ragazzi sordi, premiato al Giffoni Film Festival con il «Premio Cial per l’Ambient

Il film, diretto dal regista olandese Joost van Ginkel, al suo primo lungometraggio, era in concorso nella categoria generator + 16: i giurati, ragazzi dai 16 ai 18 anni hanno deciso di premiarlo «per la poeticità e il coraggio con cui viene affrontato il rapporto tra un giovane e travagliato amore e la natura che protegge e rende liberi». Il sentimento tra i due adolescenti , fatto di silenzi e gesti, li rende protagonisti di un mondo esclusivo e isolato dai pregiudizi, grazie anche all’€˜aiuto‑¬ della natura. Ruolo importante nella storia, infatti, è svolto dall’acqua: i due ragazzi, la cui relazione è contrastata dai genitori, si rifugiano in un sottomarino abbandonato per vivere la loro storia, lontano da un mondo che non comprende il loro amore.


Fonte: Corriere.it


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