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ospedalePoche attività ludico-ricreative per i piccoli degenti, poche lezioni scolastiche in corsia e, in definitiva, poca considerazione dei bisogni di adattamento dei bambini ricoverati: sono questi i punti deboli dei reparti pediatrici  italiani, usciti dalla fotografia che ne dà uno studio promosso dall’Associazione Culturale Pediatri (Acp) e della Società Italiana di Scienze Infermieristiche Pediatriche (Sisip).

Secondo la ricerca, gli interventi dedicati a rendere il soggiorno ospedaliero dei piccoli il meno traumatico possibile si concentrano per lo più nella struttura e nell’ambiente dei reparti: pareti e camici colorati, giochi e arredi per l’infanzia, e poco altro.

Ad essere presente in misura poco considerevole, oltre appunto alla scuola in corsia, rilevata solo nel 47% dei reparti, tutte quelle attività ludico-ricreative diverse da clown terapia,  letture di storie, e laboratori d’arte, per le quali si registra invece un buon 70% di interazione coi volontari.

Altro punto debole, la scarsa partecipazione delle famiglie alle attività in corsia, con un misero 26%.I dati vanno  letti anche alla luce di un dato singolare: secondo lo studio sono i reparti più generalisti ad essere meglio attrezzati e funzionali per ospitare i piccoli malati, rispetto a quelli pediatrici, che ospitano però un maggior numero di progetti ludico-ricreativi.

Fonte: sanità in cifre.it

INFO:

www.acp.it

www.sisip.it

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