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cervelloAll'Università di Verona prende il via un progetto sui nuovi approcci terapeutici per combattere sclerosi multipla, epilessia e Alzheimer.

Si apre una nuova frontiera nella ricerca sulle malattie neurologiche grazie al progetto €˜Neutraffiking‑¬ del dipartimento di Patologia e Diagnostica diretto da Aldo Scarpa. I lavori porteranno alla conoscenza dei meccanismi alla base di malattie neurologiche e alla scoperta di nuovi approcci terapeutici non solo per la sclerosi multipla, ma anche per altre patologie del cervello che si associano all’infiammazione cronica come l’epilessia e la malattia di Alzheimer. La ricerca dal titolo €˜Meccanismi molecolari che controllano la migrazione dei leucociti nel sistema nervoso centrale‑¬, sarà realizzata dal gruppo coordinato da Gabriela Constantin e composto da Barbara Rossi, Stefano Angiari, Elena Zenaro, Simona Budui, Enrica Pietronigro, Vittorina della Bianca, Tiziano Donnarumma, Elena Losso e Leonardo Ghin.

Il progetto durerà quattro anni e sarà finanziato con 1.200.000 euro dalla Commissione Europea attraverso il fondo dell’European Research Council per la ricerca di base. Si tratta di un contributo importante nella conoscenza del ruolo delle cellule del sistema immunitario nelle malattie neurologiche e identificherà nuovi potenziali bersagli farmacologici nelle malattie infiammatorie del sistema nervoso centrale. Le malattie neurologiche. La sclerosi multipla e il suo modello animale, l’encefalomielite sperimentale autoimmune, rappresentano il prototipo di malattie autoimmuni che hanno alla base un processo infiammatorio cronico del sistema nervoso centrale. In particolare, la migrazione dei linfociti, una sotto-popolazione di globuli bianchi, rappresenta un evento centrale nella patogenesi della sclerosi multipla e il suo blocco costituisce un approccio terapeutico molto potente in questa patologia e in altre malattie autoimmuni. Negli ultimi anni è stato dimostrato che la migrazione dei leucociti nel cervello si verifica non solo nella sclerosi multipla ma anche in altre malattie neurologiche come per esempio l’epilessia e la malattia di Alzheimer.

L’obiettivo del progetto.
€˜Lo scopo principale del progetto €˜Neurotrafficking‑¬ è lo studio dei meccanismi che controllano il traffico leucocitario nelle malattie neurologiche in cui l’infiammazione rappresenta un processo patogenetico cruciale ‑¬â€˜ spiega la professoressa Constantin -. Verranno studiate le interazioni tra i leucociti del sangue e le cellule endoteliali che rivestono la superficie interna dei vasi sanguigni del sistema nervoso‑¬.
Mediante l’utilizzo di tecniche avanzate di microscopia intravitale verranno identificati nuovi meccanismi molecolari che controllano la migrazione dei leucociti attraverso la parete dei vasi sanguigni cerebrali. €˜Il traffico leucocitario verrà sucessivamente studiato all’interno del sistema nervoso utilizzando la microscopia confocale a due fotoni ‑¬â€˜ aggiunge il direttore del dipartimento di Patologia e Diagnostica Aldo Scarpa-. Si tratta di una tecnica di avanguardia recentemente messa a punto dal gruppo coordinato da Gabriela Constantin. Verranno quindi studiate in dinamica le interazioni tra i globuli bianchi e le cellule neurali e verranno identificati nuovi meccanismi implicati nel danno indotto dai leucociti al sistema nervoso e nuovi potenziali approcci terapeutici nelle malattie neurologiche‑¬.


Fonte: Bollettino Università e Ricerca