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maniPrimo test per il Cassero per la Scultura. Il museo diretto da Alfonso Panzetta si appresta ad entrare in una particolare e prestigiosa classifica: quella dei musei italiani che offrono dei percorsi per non vedenti ed ipovedenti. Uno dei pochi musei italiani nato e concepito, per volere dell'amministrazione comunale, per abbattere le barriere architettoniche e favorire così la fruizione dell'arte e della cultura da parte dei disabili. Nei giorni scorsi il museo è stato visitato dal Roberto Martorelli, responsabile del Museo Civico del Risorgimento di Bologna, accompagnato dalla signora Paola Sema. "I due ospiti - spiegano gli organizzatori dell'iniziativa - sono stati invitati a testare un progetto, quello del "percorso tattile", che permetterà anche alle persone non vedenti di godere del prestigioso museo montevarchino dedicato alla scultura italiana dell'Ottocento e del Novecento. L'amministrazione comunale, insieme al direttore artistico del museo Alfonso Panzetta, hanno fortemente voluto che Il Cassero rispettasse tutti gli standard dettati dalle leggi per abbattere le barriere legate ad ogni tipo di disabilità , anche quella visiva." Con il direttore dei lavori Francesco Papa è stato quindi messo a punto il percorso tattile, ovvero una soluzione pensata "per rendere il Cassero fruibile a coloro che non hanno altra possibilità di "vedere" un'opera se non toccandola. Si sono così scelte 50 sculture, tra quelle che fanno parte dell'enorme patrimonio museale, che meglio si riescono a percepire al tatto." Il visitatore non vedente, fornito di appositi guanti di cotone, potrà accedere al museo prenotando una visita guidata o meno, in ogni caso accompagnato da un operatore presente in sala che lo segue nel suo percorso "tattile". Si tratta di un'esperienza nuova e importante: pochi sono ad oggi i musei in Italia accessibili ai non vedenti. Per informazioni è disponibile la segreteria de Il Cassero per la scultura, in via Trieste n. 1, tel. 055/9108274, e-mail: info@ilcasseroperlascultura.it


Fonte: Corriere di Arezzo del 20-11-2010