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Una coppia di non vedenti ha acquistato un appartamento al secondo e ultimo piano di una palazzina degli anni 50 senza ascensore.
Dopo due anni dall'acquisto chiede al condominio la possibilità di installare una piattaforma elevatrice in vano proprio, all'esterno dell'edificio.
La motivazione è dovuta alla disabilità , già esistente al momento dell'acquisto e una forma di asma della signora, oltre che per il trasporto.
Per accedere al suo appartamento dovrà modificare i parapetti dei balconi e la porta finestra sul balcone in una porta cieca, con modifica di facciata.
E' possibile al condomino richiedente la posa della piattaforma opporsi alla richiesta del condominio, di modificare il punto di sbarco al piano, mettendolo in corrispondenza di un tratto di muratura cieca, con apertura di un varco di passaggio nella muratura,che risulta in posizione meno visibile, perché presume un incremento (si pensa non eccessivo) dei costi che dovrà sostenere?

La risposta dell'ing. Marchetti

Il condominio può chiedere alla destinataria una modifica di questo tipo; ma se l’incremento non è eccessivo il consiglio che do è quello di trovare un accordo sull’installazione della macchina, il condominio può opporsi ma poi lei potrà installare a sue spese (per questo motivo consiglio di trovare un accordo).

Ing. Marco Marchetti
www.vimec.biz

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