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Buonasera a tutti, mi chiamo E., abito a San Felice a Cancello (CE) e sono un'assistente sociale laureata da circa 1 anno. Sono sorella di un ragazzo disabile affetto da autismo e da circa 3 mesi è stato sospeso il servizio di trasporto disabili dal domicilio alla struttura riabilitativa sita in Caserta che mio fratello, insieme ad altre tre persone disabili frequenta da circa 2 anni. Il servizio è stato sospeso per mancanza di fondi e, per circa 20 giorni se ne è occupato, illudendoci tutti che la situazione era stata risolta, una ONLUS assieme ad altre tre persone, assunte a titolo volontario. Dopo il periodo di 20 giorni ha anche essa sospeso il servizio perché il Comune non le ha rimborsato neanche le spese per la benzina, a suo dire. Ad oggi siamo giunti alla situazione in cui mio fratello non frequenta la RSA da circa un mese e noi stiamo lottando con il Comune di San Felice a Cancello che si dice non obbligato a dare questo servizio ai disab ili e lamenta mancanza di fondi per i tagli fatti dalla Regione. Ci è stato chiesto un contributo di euro 200 al mese  per sopperire le spese di questo servizio che verrà effettuato ancora dalla ONLUS già menzionata.
Chiedo un vostro aiuto, vorrei sapere se  potete aiutarci a risolvere la situazione in modo diverso, magari con una collaborazione, consigli su come muoverci e a chi rivolgerci, come tutelarci da soli, come fondare un'associazione anche se con poche persone disponibili. Io parlo a nome di tutti i genitori e di molti che, addirittura, hanno paura a far valere i diritti dei propri figli.
In attesa di una vostra pronta risposta, ringrazio anticipatamente e porgo i miei più cordiali saluti.
Dott.ssa E.


La risposta dell'esperta scuola

Il trasporto dei disabili è un diritto riconosciuto dalla legge 104/92 ed è obbligatorio provvedere alla sua erogazione e organizzazione da parte dei Comuni. Tuttavia, nel suo caso si tratta di un servizio da erogare per frequentare una struttura riabilitativa che il Comune non riesce più a garantire. La materia del trasporto disabili è di competenza congiunta degli Enti Locali e in particolare dei comuni e delle province. Pertanto, le suggerisco di rivolgersi alla Provincia di Caserta, sul cui sito www.provincia.caserta.it troverà gli indirizzi utili per porre il problema. In particolare, può rivolgersi all'assessore alle Politiche sociali e sanitarie il cui nominativo e recapito mail può trovare al link Giunta, così come può segnalare il problema all'URP della provincia con un quesito on line. Per una sintesi della normativa sul trasporto disabili, con particolare riferimento a quello scolastico, le copio un link che può esserle utile: http://www.edscuola.it/archivio/handicap/trasporto_scolastico.htm
Troverà indicate le recenti leggi che hanno affrontato la materia che può scaricare e leggere per approfondire l'argomento e valutare quali azioni intraprendere.
Per quanto riguarda la sua richiesta di fondare un'associazione, le suggerisco di consultare un avvocato che saprà indicarle i passi necessari per la costituzione di un'associazione e i costi necessari per la registrazione. Tuttavia, si tratta di un percorso che non le garantirebbe in tempi brevi di risolvere il problema del trasporto. Tuttavia, se ce la farà a organizzarsi, potrà trovare supporto in altre associazioni di familiari di disabili, facilmente rintracciabili su internet.

Ada Maurizio
dirigente scolastico

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