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Buon giorno. Sono la mamma di una bambina che ha 4 anni che è portatrice di tracheostomia  e gastrostomia. La bambina e stata iscritta all'asilo però finora non hanno trovato qualcuno che possa prendersi cura di lei. Ha l'insegnante di sostegno però non c'è nessuno che possa aspirarla al bisogno. Mi e stato proposto dall'assistente sociale di andare io alla scuola e stare li nel caso ci fosse bisogno di intervenire, e io sono stata d'accordo. La mia domanda e se la Preside della scuola può rifiutare la mia presenza dentro la scuola, o se c'è qualche regolamento che può proibire la mia presenza li.
Li ringrazio anticipatamente


La risposta dell'esperta scuola

La somministrazione di farmaci e di terapie a scuola è regolata da un' intesa  tra il Ministero dell'Istruzione e il Ministero della Salute. il Ministero dell'Istruzione nel mese di novembre 2005 ha emanato le Linee guida che regolano la somministrazione di farmaci in orario scolastico.
Secondo tale intesa, i genitori possono presentare richiesta al dirigente scolastico di necessità di somministrazione di farmaci con la certificazione del medico della ASL. Il dirigente scolastico valuta la possibilità di autorizzare alla somministrazione di farmaci il personale della scuola che ha una formazione specifica. Qualora non sia possibile affidare a personale della scuola il compito di somministrare farmaci al bambino, il dirigente scolastico deve rivolgersi alla ASL che deve mettere a disposizione il proprio personale.
In ogni caso, qualsiasi tipo di intervento deve essere concordato con i genitori. Si esclude la possibilità di intervento diretto del genitore o di altra persona da lui/lei incaricato in quanto è la scuola a doversi fare carico del problema. Tuttavia, può chiedere al dirigente se in fase iniziale del progetto di intervento su sua figlia, lei possa assistere per rassicurarsi. Per precisione, le indico il testo della norma che citavo prima:
"Somministrazione farmaci in orario scolastico"-Atto di Raccomandazioni contenente le Linee guida- Roma 25 novembre 2005- prot. 2312/Dip/Segr
È chiaro che nel documento si parla di farmaci ma per analogia ci si può riferire anche a eventuali terapie necessarie, come è nel suo caso.

Ada Maurizio
dirigente scolastico

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