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Buongiorno, sono un insegnante di una scuola primaria con un bambino disabile in classe. La scuola dispone di due ingressi dei quali uno (secondario) con rampa di accesso per disabili.
L'anno scolastico scorso era stato disposto sia per motivi di accoglienza sia per motivi di sicurezza (sostenuti dal referente in carica) che le classi con bambini disabili entrassero compatte dall'ingresso secondario evitando che gli alunni disabili venissero separati dai compagni. Ciò consentiva anche un minore affollamento dall'ingresso principale.
Quest'anno, il nuovo Dirigente ha disposto "verbalmente" per interposta persona e senza motivazione esplicita che solo i bambini disabili debbano entrare dall'ingresso secondario, decidendo di non considerare i criteri assunti in precedenza.
Ad una mia comunicazione scritta con la quale rappresentavo i criteri alla base della precedente decisione e comunicavo che intendevo proseguire con l'ingresso compatto, qualora nulla contro da parte sua e in attesa di una risposta formale in luogo di una verbale, sono stato avvisato che sarò fatto oggetto di una sanzione disciplinare.
Le mie domande sono:
1) quanto valore hanno i principi di accoglienza e di sicurezza e la responsabilità di un Docente (nel caso in questione) contro una decisione arbitraria di un Dirigente scolastico, peraltro non motivata né formalizzata in alcun modo?
2) aver richiesto una comunicazione formale a conferma di una disposizione ricevuta per le vie brevi, dato l'argomento e le responsabilità del docente (alla ricezione della quale avrei comunque ottemperato), può essere ignorato così facilmente o comunque considerato una pretesa illegittima nei confronti del Dirigente?
Ringrazio anticipatamente.
R.

La risposta dell'esperta scuola

Le questioni che lei pone sono di natura diversa. La prima riguarda la gestione della sicurezza nella quale rientrano le regole che disciplinano l’entrata e l’uscita degli alunni e la cui responsabilità è del dirigente scolastico. Le indico alcuni riferimenti normativi che le suggerisco di approfondire per valutare meglio eventuali azioni da intraprendere: CCNL 2006/09 art 28  che definisce gli obblighi di lavoro del docente, l’articolo 10 punto a) del Testo Unico 297/94 che affida al Consiglio di Circolo/istituto il compito di adottare il regolamento che disciplina, tra l’altro, l’entrata e l’uscita dalla scuola.
La seconda ha a che fare con le nuove norme di gestione del personale tra le quali rientrano le sanzioni disciplinari che il dirigente può comminare. Anche in questo caso le indico alcuni riferimenti: circolare ministeriale 88/10 che ha per oggetto nuove norme in materia disciplinare introdotte dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, la nota del MIUR del 21 luglio 2011 che fornisce istruzioni per l’applicazione delle norme in materia disciplinare.
Le suggerisco innanzitutto di prendere visione del Regolamento di istituto per verificare le norme relative all’uso delle uscite, poi di scrivere una breve relazione che illustri la situazione, evidenziando le motivazioni della sua scelta , se nulla osta all’uso di un’uscita secondaria in base al Regolamento e/o ad altre disposizioni interne comunque deliberate e formalmente adottate (circolare interna a firma del dirigente, ordine di servizio, delibera del collegio), e in base al documento sulla sicurezza ai sensi del decreto legislativo 81/08 (tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ciò dovrebbe essere sufficiente a chiarire le azioni finora intraprese sia da parte sua che del dirigente.

Ada Maurizio
Dirigente scolastico

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