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Salve, nella scuola dove lavoro si fanno le ore di 55 minuti, dette "unità -lezione" (UL). Per cui all'orario settimanale si aggiunge una 19a unità -lezione, per recuperare. La mia 19a UL in realtà è l'accompagnamento a mensa della classe in cui ci sono i disabili che seguo.
Inoltre entro la fine dell'anno bisogna restituire alla scuola 20 UL di "tempo-resa", ossia 20 UL che, nonostante la 19a unità -lezione aggiunta settimanalmente, rimangono da restituire.
Questa restituzione avviene attraverso attività decise esclusivamente dalla preside (accompagnamenti uscite, laboratori, progetti, sostituzioni, ecc.).
Mi chiedo se la mancata restituzione effettiva AL DISABILE di quelle ore, sotto forma di lezione in classe, non leda il suo diritto allo studio.
Grazie.
R.

La risposta dell'esperta scuola

Le rispondo con una domanda: il disabile che lei segue partecipa alle attività previste dalla scuola per la restituzione? Cioè, partecipa alle gite, ai progetti, ecc? se la risposta è positiva, come mi auguro, non vedo il problema: le UL sono pienamente svolte nell’anno scolastico e tutti gli alunni è garantito uguale numero di ore di lezione. A mio giudizio i problemi potrebbero essere due:
1.    se il disabile non partecipa: in questo caso si tratterebbe di discriminazione in generale, non solo per la mancata restituzione di unità di lezione;
2.    quando lei afferma che decide la preside, la invito a verificare: infatti, il POF è adottato dal Consiglio di Istituto, su proposta del collegio dei docenti. Di solito, nelle scuole si creano dipartimenti e/o commissioni per la redazione del POF sia nella parte più specificamente didattica che in quella formativa .La preside può proporre, motivare, ma non decide da sola l’offerta formativa(art 3 DPR275/99)

Ada Maurizio
Dirigente scolastico

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