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Sono una docente di sostegno della scuola secondaria di secondo grado alle prese con un caso molto complesso: ritardo medio grave, età mentale 3,6 anni.
L'alunno, sia in classe che fuori, usa espressioni fortemente scurrili ed improperi, colpisce con schiaffi chiunque gli capiti a tiro. Tali condotte sono poste in essere nei confronti di tutto il personale scolastico e degli alunni. Casa mi consiglia di fare?
N.

La risposta dell'esperta scuola

Lei descrive una situazione molto complessa ma altrettanto comune nelle scuole italiane: la presenza di adolescenti con condotte aggressive legate alla disabilità . Il caso deve essere preso in carico dall’intera comunità scolastica attraverso strumenti conosciuti e collaudati. Intanto a monte deve essere gestita l’accoglienza: il ragazzo da quale scuola proviene? Quali azioni sono state intraprese per curare il passaggio dalla secondaria di primo grado al quella di secondo grado?  È prevista la presenza dell’assistente educativo? Nell’ambito del GLH dovranno essere affrontate queste e altre questioni, puntando sulla massima collaborazione tra scuola, famiglia e personale socio-sanitario. Lei da sola potrà fare ben poco.

Ada Maurizio
Dirigente scolastico

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