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Mio padre, ricoverato presso una RSA, è dotato di una carrozzina fornita dalla ATS che, ancora in garanzia, è stata mandata in riparazione per semiasse rotto. La ditta che l'aveva in consegna ha restituito una carrozzina visibilmente datata, con un poggiapiedi che si è rotto in pochi giorni e probabilmente non conforme alla prescrizione del medico prescritto (a breve verifico questo). Ho ragione di mettere in dubbio che questo sia una procedura corretta? Come devo comportarmi?
Ringrazio per la cortese attenzione,
E.

La risposta dell’esperto carrozzine

Buonasera signora E.,
le posso assolutamente confermare di avere il dubbio che non sia una procedura corretta. La parola chiave è garanzia, ovvero che, una volta ritirata la carrozzina di suo padre, in garanzia appunto, avrebbero dovuto riparare quella e restituirla quanto prima. Nel caso in cui avessero reputato che non sarebbe stato possibile riparare quella carrozzina, glielo avrebbero innanzitutto dovuto comunicare e poi fornire una carrozzina di pari livello o superiore, che rispettasse però tutte le caratteristiche della prescrizione medica vigente. Ovviamente la ditta non si è assolutamente comportata in maniera corretta ed essendo stata liquidata per quella fornitura, avrebbe dovuto agire come scritto sopra. Credo dunque che debba dimostrare il suo disappunto con la ditta in questione e qualora continuassero a "non sentirci bene" potrà rivolgersi alla sua ASL di competenza dimostrando con la fattura (spero ne sia in possesso) della fornitura, che il modello attualmente fornito non è quello che aveva in precedenza suo padre.

Spero di averle dato aiuto, Massimo
Massimo Laterza - Disabili Abili

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