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Gentile Avv. Colicchia,  
Ho una invalidità al 100% e beneficio della legge 104/92. Sono assunta con contratto a tempo indeterminato come redattore di una nota casa editrice. Lavoro a Firenze ma, ora che ho avuto un bambino e il mio compagno vive in Puglia, vorrei sapere se posso chiedere un trasferimento a un'altra sede che richiede un cambio di mansione, al quale io sono disponibile. Altrimenti le chiedo se c'è un'altra soluzione che potrei chiedere alla mia azienda.
Inoltre Le chiedo se per quanto concerne la l.448/01 art.39 (pensione talassemici), io che ho 5 anni di contributi e 36 anni di età, posso chiedere il riscatto della laurea per coprire i restanti 5 anni e totalizzarne 10 al fine di percepire da subito la suddetta pensione.
La ringrazio sin da ora per la sua risposta, saluti,
M.

La risposta dell'avvocato Colicchia

Gentile M.;
l'art. 21 della legge 104/92 prevede che la persona portatrice di handicap con un grado di invalidità superiore ai due terzi ha diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili e precedenza in sede di trasferimento a domanda. Inoltre, l'art. 33 - comma 6 della legge 104/92 prevede che la persona con handicap, maggiorenne in situazione di gravità può usufruire dei permessi di cui ai commi 2 e 3 (permessi di due ore al giorno o di tre giorni al mese), ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferita in altra sede, senza il suo consenso.
Il diritto al trasferimento di sede può valere solo nel caso in cui esista il posto vacante nella sede di destinazione richiesta. Purtroppo a tale ultima disposizione, si stanno allineando tante aziende private e anche la p.a..
Lei ha un diritto, che è subordinato espressamente alla organizzazione aziendale. Certamente, mentre nella pa esistono parametri burocratici fissi  e determinati, come quello di un’emissione di un bando pubblico per la mobilità suindicata, in aziende private o società il discorso cambia dato che l’azienda deve dimostrare la sua indisponibilità di posti.
Venendo alla questione della mansione, questa, è soggetta ad una valutazione del responsabile, una possibile commissione di verifica, e una nuova e diversa contrattualizzazione. Invece a parere dello scrivente, una richiesta espressa di trasferimento, anche se venisse bocciata dall’azienda di cui trattasi, potrebbe essere concessa, qualora si ravvisasse una riconciliazione familiare riabilitativa per la malattia.
Consiglio di fare domanda di mobilità volontaria per legge 104 all’azienda, e attendere risposta.
Dopodiché, si dovrà valutare bene la motivazione data (obbligatoria per l’atto amministrativo in questione ai sensi della L. 241/90) e se si ravvisano i presupposti  proporre ricorso.
Per ciò che concerne il riscatto della laurea, le consiglio di rivolgersi ad un caf per un calcolo preciso contributivo, e una risposta corretta.
Spero di esserle stato di aiuto.
Cordiali saluti.
Avv. Roberto Colicchia

AVV. ROBERTO COLICCHIA
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