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Buonasera,
ho un fratello 53nne dichiarato disabile all'80% dalla commissione dell'asl alcuni anni fa. Purtroppo oltre ad avere problemi di salute è anche disoccupato. Per questo vorrei sapere se, data la sua condizione di salute che ne pregiudica anche l'occupazione lavorativa, può godere della pensione di reversibilità di mio padre deceduto nell'agosto del 2006. Resto in attesa di un suo cortese riscontro, confidando nel suo aiuto.
Un cordiale saluto.
L.

La risposta dell'avvocato Colicchia

Gentile L.;
i familiari del lavoratore hanno diritto, al momento della morte di questo e in presenza di determinati requisiti, ad un trattamento economico.
Nel caso di figli, questi hanno diritto alla pensione di reversibilità se sono studenti che non svolgono attività lavorativa (fino ai 26 anni se studenti universitari);hanno un riconoscimento di inabilità totale al lavoro (requisito valido indipendentemente dall'età).
Ciò premesso occorre ora specificare che l’inabilità è un concetto che va diversificato da quello di invalidità civile.
Sebbene i termini siano gli stessi, esistono differenze fondamentali tra il concetto di inabilità al lavoro e quello di inabilità derivante da invalidità civile, sia in termini di modalità di valutazione, sia in termini di benefici spettanti.
Può infatti accadere che coloro che hanno già un riconoscimento di invalidità, anche se del 100% o del 100% con necessità di assistenza continua, non hanno diritto automaticamente alla pensione di reversibilità così come  per coloro che hanno il 75% non ne è automaticamente escluso, ma devono essere riconosciuti “inabili al lavoro” dall’ente erogatore della prestazione.
Il richiedente la prestazione dovrà, infatti, sottoporsi ad un ulteriore esame per accertare la totale inabilità al lavoro come regolata dalla legge 222/1984.
Inoltre, lo stato di inabilità in parola deve sussistere al momento della morte del lavoratore o pensionato, a nulla rilevando eventuali aggravamenti dello stato di salute del superstite che siano intervenuti dopo la morte del familiare.
Ulteriore condizione per il riconoscimento della prestazione previdenziale a favore dei superstiti, è, poi, la circostanza che, alla data del decesso del dante causa, questi fossero a suo carico. Tale requisito deve essere accertato attraverso il possesso congiunto di due condizioni; la non autosufficienza economica del figlio e;  dal mantenimento abituale del superstite da parte del dante causa.
Solo valutando la sussistenza dei requisiti previsti ex lege suo fratello potrà godere dei benefici da lei domandati.
Spero di esserle stato di aiuto
Cordiali saluti.
Avv. Roberto Colicchia

AVV. ROBERTO COLICCHIA
Via Risorgimento Prol. 66  89135 - Reggio Calabria
Via G. Garibaldi, 118 91020 - Petrosino (Tp)
Cell. 329.7014305  Fax  0965.037245
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