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Buongiorno,
sono la mamma di una bimba sorda che ha purtroppo altre patologie fisiche importanti e che, per quanto riguard ala sordità , deve frequentare delle sedute di riabilitazione logopedica (2-3 volte a settimana) presso un centro che dista circa 27 km da casa. Dalla USL mi dicono che il rimborso chilometrico dipende dal reddito familaire. Se si supera un certo tetto massimo non si ha diritto a niente. E’ veramente così?

Avrei inoltre un’altra domanda: data la cagionevole situazione di salute della bimba, per poterle mantenere una certa continuità nella riabilitazione ci siamo trovati costretti a fare venire a domicilio una logopedista privata. E’ possibile richiedere un contributo dalla usl per queste spese? (la nostra regione di appartenenza è la Toscana)

La ringrazio
M.


La risposta di MammaMarina

Carissima M

Il rimborso chilometrico non dipende dal reddito famigliare, perché facendo parte del progetto riabilitativo non vi sono limiti di reddito a cui sottostare, se esiste una delibera regionale in tal senso si faccia dare gli estremi in modo da poterla consultare.

È diritto della minore disabile accedere alle prestazioni riabilitative ai sensi dell’articolo 26 della 833/78 e art. 7 L. 104/92, e il rimborso chilometrico è parte integrante del progetto riabilitativo .

Scriva al Direttore ASL e all’Assessore alla Sanità della Regione Toscana spiegando la situazione e chiedendo chiarimenti sul diritto a avere il rimborso sancito dalle leggi sopra elencate.

Purtroppo le sedute private domiciliari se non prescritte e previste dal piano riabilitativo non possono essere rimborsate.

Cordialmente,
Marina Cometto

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