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Sono la mamma di Francesca una ragazza disabile con ritardo psicomotorio grave che soffre di tiroidite, celiachia, e ora anche diabete da insulina a scuola la situazione è disastrosa in quanto l'assitenza scolastica non riesce a coprire le necessita' di Francesca che passa di mano in mano prima la maestra di sostegno, poi l'assistente specialistica, poi la maestra della classe che si avvale della collaborazione degli operatori della scuola se ne ha bisogno e per queste carenze abbiamo fatto ricorso in tribunale e la causa è in corso ho dovuto fermarmi al lavoro per assistere Francesca dopo l'esordio del diabete, deve essere seguita nella dieta e fare 4 insuline al giorno, il mio datore di lavoro giustamente ha avuto la necessita' di sostuirmi ed ora io non riesco a trovare un altro lavoro compatibile con le esigenze di mia figlia. Sono separata e mi mantengo da sola ma tutto questo mi crea delle notevoli difficolta', ma non ho scelta mia figlia deve essere assistita e seguita; non è in grado di parlare e quindi io che la conosco bene posso capire quando si sente bene oppure no mi avevano assegnato un budget con un progetto della legge 162 per l'assistenza domiciliare autogestita ma dopo aver firmato il progetto per una cifra a pochi giorni dalla prima udienza della causa in tribunale contro il mio comune per l'assistenza scolastica, mi sono vista recapitare una lettera in cui mi decurtavano 2640 euro dalla cifra iniziale che mi era stata assegnata; sono state riviste le cifre mi è stato detto e io mi trovo con 260 ore in meno per l'assistenza, ore che mi servono per lavorare e mantenermi; nel mio comune non esiste niente per i bambini e adulti disabili, le cooperative hanno chiuso perche' il comune non pagava da anni, i centri diurni altrettanto, la scuola non promette niente di buono e a casa le difficolta' sono tante specialmente per una donna nella mia situazione. Difficile far vivere un bambino disabile nella serenita' quando la situazione è cosi' difficile ed io è quello a cui tengo di piu': la salute e la serenita' dei miei figli.

Grazie
R.


La risposta di mamma Marina

Cara R.
Quello che lei denuncia è PURTROPPO lo specchio in cui molte famiglie si rivedono ogni giorno, ma non dobbiamo arrenderci di fronte alle difficoltà .
Non mi dice in che Comune abita per cui non sono in grado di darle informazioni che possano esserle utili. Non ho capito se l’udienza poi si è svolta comunque o lei ha accettato quanto offerto dal Comune, decurtazione compresa. Lei è a conoscenza che potrebbe usufruire del congedo straordinario retribuito? Penso che nel suo caso non siano state messe in opera tutte le opportunità offerte dalle leggi attualmente in vigore.
Mi riscriva se crede, con maggiori particolari.

Cordialmente,
Marina

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