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Buongiorno ,
mi chiamo I. ho 37 anni e risiedo a riva presso Chieri.
La scorsa estate aLuglio ho subito la rottura di un'aneurisma celebrale, sono stata in coma farmacologico per 8 giorni, mi sono svegliata e dopo riabiltazione e 3 mesi di ospedale sono a casa.
Ho fatto domanda per l'invalidità mi hanno riconosciuto il 67%, non ho diritto alla pensione, ho l'esenzione del ticket per gli esami legati all'ipertensione e rientro nelle lista speciali.
Alla mia domanda se le liste speciali funzionano la risposta è stata un bellissimo e chiaro no, anzi mi hanno detto che se io avessi qualche conoscenza presso una ditta la ditta potrebbe chiedere espressamente di me.
Io ho un marito che lavora, ma siccome ho sempre lavorato, è vero che ora devo prendere la vita più con calma, però le prospettive che mi hanno dato mi sono davvero di poco conforto. Scusi lo sfogo, ma in vita mia non mi era mai capitato. Come posso muovermi per ottenere qualcosa, anzi mi hanno consigliato di rimanere con quello che mi hanno concesso perchè se muovo le acque forse sarebbe anche peggio, che schifo ho pensato.
Denza fretta se ha qualche consiglio da darmi, lo apprezzeri molto violentieri.
Grazie


La risposta di mamma Marina

Cara I.
Quali sono le tue condizioni di salute oggi? Hai delle limitazioni dovute a quanto ti è successo che ti impediscono di essere autosufficiente?
Il riconoscimento della percentuale di invalidità dipende da questo, e di conseguenza alle agevolazioni a cui accedere.
Per presentare eventuale ricorso, se non sono ancora passati 6 mesi dal ricevimento del verbale, devi rivolgerti a un Patronato o a una associazione di tutela che sapranno darti ulteriori informazioni, è necessario l’intervento di un legale.

Per il discorso inserimento liste speciale categorie protette, di fatto non proteggono proprio nessuno, e come spesso succede, le leggi sono ampiamente eluse da chi avrebbe il dovere di assumere, per questo, e lo scrivo con tristezza, perché mi rendo conto che le aspettative sarebbero ben altre, il lavoro devi trovarlo da sola, perché se aspetti di essere chiamata potresti aspettare invano.
Abiti in un piccolo Centro potresti prendere contatti con il Sindaco o l’assessore competente in modo da prendere in considerazioni eventuali sostegni.

Con il 67% hai diritto all’esenzione da tutti i ticket sanitari visite e esami, non solo quelli legati alla patologia.
Nella nostra Regione hai anche diritto a avere la tessera gratuita per la circolazione sui mezzi pubblici, treni locali compresi, collegati al sito del GTT, troverai tutte le informazioni.

Il lavoro che avevi al momento del tragico avvenimento lo hai lasciato? Hai richiesto anche il riconoscimento della legge 104/92? È importante.

Cordiali saluti,
Marina

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