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Preg.ma Signora Marina,
mi chiamo S. e Le scrivo da Carini un paese in provincia di Palermo e, da qualche anno, assisto mio nonno, di anni 96, cercando di stargli sempre vicino e prestandogli tutte le attenzioni necessarie.
Tra i tanti acciacchi della vecchia, nonno ha anche un problema di incontinenza. Per questo motivo, mi sto mobilitando per richiedere l'autorizzazione alla fornitura di pannolini da parte dell'ASL.

In questi gorni, ho fatto alcune ricerche sul web, per individuare il pannolino più adeguato alle esigenze di mio nonno, ma non vorrei che mi venisse negato l'accesso al servizio di fornitura indiretto.
Ho letto in diversi siti che, solitamente, le ASL danno in appalto ad una ditta esterna, il servizio di fornitura degli ausili per l'incontinenza nonchè il recapito a domicilio dei medesimi.
A questo punto, avrei bisogno del Suo aiuto, per sapere come agire nell'eventualità in cui incontrassi resistenza da parte dell'ASL e se c'è una normativa regionale al riguardo, da poter fare rispettare.
Per quanto concerne, in particolare, il recapito a domicilio dei pannolini, non mi è chiaro se posso usufruirne anche qualora mi autorizzassero al servizio di fornitura indiretta.

Nel ringraziarLa di cuore, per l'attenzione prestatami, le invio cordiali saluti.
S.


La risposta di mamma Marina

Carissimo S.
per la fornitura dei pannoloni per gli adulti incontinenti le ASL possono bandire gare d'appalto per contenere i costi e fornire direttamente gli ausili ai pazienti che ne hanno necessità , è possibile però anche richiedere qual'ora si preferisca una marca diversa da quella appaltata la fornitura indiretta, in questo caso però se c'è una differenza di prezzo tra quello dell'appalto a quello effettivo deve essere pagata dall'assistito.
Nel caso lei preferisse l'assistenza indiretta il trasporto che le farmacie o sanitarie non sono tenute a effettuare a domicilio è a suo carico, vi sono in questo caso accordi da prendere con il fornitore, alcuni permettono di ritirare gli ausili anche nel tempo, altri preferiscono siano ritirati in un'unica soluzione.
Se l'ASL rifiuta l'assistenza indiretta le strade da seguire possono essere due, la prima sottoponendo suo nonno a una visita specialistica che prescriva l'esatto numero e marca dei pannoloni e portando il certificato rilasciato all'ASL, OPPURE scrivere una lettera all'assessorato alla Sanità della sua Regione spiegando la motivazione e chiedendo l'interessamento per risolvere la questione, anche una lettera al Difensore Civico normalmente è utile.
Purtroppo nel nostro Bel Paese sono i cittadini a dover dimostrare i diritti riconosciuti per legge, non demorda.
Suo nonno ha già richiesto l'invalidità ?
Cordiali saluti,
Marina

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