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Spett.le Marina,
Le sottopongo i seguenti quesiti sulla pensione di reversibilità che dovrebbe passare dopo la morte del genitore al figlio inabile. Secondo l’Inps  il maggiorenne inabile titolare di pensione di invalidità e di assegno di accompagnamento è considerato a carico se in possesso di un reddito annuo non superiore a quello previsto per la pensione agli invalidi civili totali maggiorato dell' importo dell'indennità . Qual è tale reddito annuo?

L'eventuale superstite ha invalidità al 100% con impossibilità a compiere gli atti quotidiani della vita; deve richiedere all’inps la visita per il riconoscimento dell’inabilità ? in caso di risposta affermativa come va richiesta tale visita?

Inoltre nel verbale del 2012 (visita straordinaria dell'Inps) l'eventuale superstite risulta: invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100% e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani (l.18/80); in tal caso l’inabilità lavorativa essendo permanente è sempre valida o bisogna richiedere di nuovo una visita apposita?
Saluti.
S.

La risposta di mamma Marina

Gentilissimo S.

Non deve fare assolutamente nulla , è già stato riconosciuto inabile al lavoro, in caso di suo  decesso sarà necessario presentare le opportune documentazioni all’INPS per farlo potere accedere alla pensione di inabilità .

Il limite annuale da non superare  per essere considerato a carico fiscale  è  di €š¬ 2.840,51, non sono considerati redditi l’indennità e la pensione d’invalidità .

Cordialmente,
Marina Cometto


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