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Stim.ma Sig.ra Marina Cometto, le espongo il quesito. Mio figlio si dedica ad un piccolo disabile di 15 anni tetraplegico dalla nascita con piccole assistenze giornaliere sia per l'aiuto ad essere caricato o spostato da casa al bus scolastico o per trasporti di altro genere per assecondare qualche svago al piccolo. Orbene, io avevo scritto tempo fa alla ASL per sapere se potevasi ottenere una carrozzella elettrica affinchè il piccolo potesse muoversi piu' a suo agio senza l'obbligo di doversi far spingere da qualcuno o meglio per evitare maggiori fatiche a chi dovesse aiutarlo nel trasporto, e magari anche intervenendo con una parte da noi finanziata per ottenere il trasporto elettrico....orbene la ASL dove il  piccolo esegue anche le periodiche terapie riabilitative gli aveva eseguito il mese scorso le necessarie procedure all'espletamento per l'ottenimento del tutto gratuito di una carrozzina elettrica (almeno così era stato detto al piccolo all'atto delle verifiche a cui è stato sottoposto) e proprio oggi gli è stata consegnata al suo domicilio una carrozzella proveniente dall'Ospizio per Anziani mancante sia della cintura di sicurezza che del cuscino, che l'addetto alla consegna dichiarava essersi
bagnato dal precedente utilizzo e quindi dato al lavaggio....ma io mi chiedo... è possibile che all'atto della verifica al piccolo gli sia stato fatto capire che riceveva un trasporto elettrico e poi avere tale risultato?
Cordialmente ringraziando per l'attenzione e la sua cortese risposta.
O.

La risposta di mamma Marina

Gentilissimo O.
Capisco il suo dispiacere e il suo sconcerto di fronte a situazioni simili. La prima domanda che mi sorge spontanea è: ma questo ragazzo non ha genitori? Ha riconosciuta l'invalidità civile e lo stato di gravità ai sensi della legge 104/92?
In tal caso bisognerebbe (questo è il mio consiglio) recarsi presso un negozio che tratta ausili per persone con disabilità , provare una carrozzina elettrica e trovare quella che fa al caso del ragazzo, farsi dare i codici di riferimento dalla sanitaria stessa e con quelli recarsi da un medico ortopedico di struttura pubblica per farsi fare la prescrizione sui moduli regionali, ritornate poi dalla sanitaria per fare il preventivo che presenterete all'ASL dove il ragazzo ha la residenza, che dovrà autorizzare senza se e senza ma per i motivi che seguono:

1) il ragazzo è minorenne e quindi la sua struttura fisica è ancora in fase di crescita per cui ha necessità di un valido sistema di postura che controlli il più possibile il sostegno della schiena, in modo di ritardare i possibili peggioramenti dovuti a posizioni scorrette, e la prescrizione delo specialista non può essere messa in discussione.

2)  è ancora in vigore il nomenclatore tariffario che prevede tra gli ausili le carrozzine elettriche, e nel caso il prezzo di quella adatta superasse quello riconosciuto, ricordate che le ASL POSSONO AUTORIZZARE per le gravissime disabilità ausili non inclusi nel nomenclatore o che possano rientrare nell'extratariffario. Articolo 1 comma 6.

3) ora con i tagli spesso vengono negati gli ausili, motivando la carenza di fondi, ma sulla salute, specie di un ragazzino, non si possono accettare limitazioni del genere. Insistete facendo emergere la legge 104/92 su diritti delle persone con disabilità e l'articolo suddetto, scrivete al direttore ASL. Non è facile far rispettare i diritti delle persone con disabilità , ma se sarete determinati e convinti, quel ragazzo potrà avere la sua carrozzina elettrica nuova fiammante come è suo diritto. 

Le persone con disabilità hanno bisogno di aiuto per fare riconoscere loro i diritti previsti dalle leggi, non sono cittadini di serie B, ma cittadini come tutti con bisogni diversi, non si può giocare con i diritti di un ragazzo di 15 anni, fatelo capire a chi ha avuto poco rispetto per lui.
Cordialmente,
Marina



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