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Sono V.G., nato a Napoli il 24/11/1943, invalido al 100% con accompagnamento, per le seguenti patologie così come si evince dalla relazione del C.T.U. predisposto dal Tribunale di Napoli Prof. Enzo Durante Mangoni:

- Orbene, nel confermare diagnosi e valutazione di totale inabilità lavorativa, come ritenuto dalla Commissione Medica Superiore, si deve affermare la sussistenza dei requisiti per l'indennità di accompagnamento, considerando che la non comune gravità del processo artrosico di entrambe le articolazioni del bacino rende particolarmente penoso e gravemente limitante l'assunzione e il mantenimento della stazione eretta e quindi della deambulazione, che di fatto avviene a piccoli passi ed è incerta, anche per effetto dei postumi di frattura pluriframmentaria di tibia e perone a destra. Si devono altresì sottolineare altre due condizioni che concorrono con tale condizione altamente invalidante la funzione deambulatoria.
- L'eccezionale peso corporeo e altresì le ulcerazioni trofiche da grave insufficienza venosa cronica al VI stadio degli arti inferiori.
- Il detto concorso funzionale invalidante rende la deambulazione praticamente impossibile, più che difficoltosa e penosa, incerta e pericolosa.

Tutto ciò premesso e, poiché "malauguratamente"? mia figlia lavora con orari che definire allucinanti è il meno (08,30 - 19,30 ed il sabato dalle 09,00 alle 13,00) mi tocca con enorme sacrificio ottemperare al pagamento delle varie utenze di casa a lei intestate.
Quasi sempre mi reco nell'ufficio postale sito in (P.zza degli Artisti Napoli) e, dopo aver chiesto ai presenti in fila la precedenza nell'effettuare le operazioni allo sportello, così come prevede l'art. 2 comma 1 del DPCM del 30-01-1996, inerente "la Carta della Qualità del Servizio Pubblico Postale", che recita: "L'UPI promuove a favore dei portatori di handicap, degli anziani e dei clienti in condizioni particolari, facilità di accesso e rapporto diretto agli sportelli, a volte trovo impiegati ben disposti i quali, notate le mie condizioni non mi pongono e non si pongono domande. Vi è purtroppo in ogni luogo di lavoro il quadrupede, di razza non equina ovviamente, che inizia la solita solfa:
1) Le bollette non sono intestate a lei, quindi non posso farla passare avanti!
2) Questa volta le faccio il piacere ma la prossima volta non venga più da me!
3) Dal 1° gennaio le regole sono cambiate quindi anche se si trascina deve prendere il numero e attendere in fila!
A parte la cattiva educazione ed i modi scostanti di tali soggetti, la legge più importante che si occupa dei disabili è quella del 5 febbraio 1992 n° 104, suddivisa in 42 articoli, nei quali si dà una visione completa dei diritti delle persone disabili; ed in particolare viene ribadito che lo Stato:
- garantisce il rispetto della dignità umana, della libertà e dell'autonomia di persona disabile: quale?

Ormai è a conoscenza di tutti che un disabile motorio che vive in Italia, è praticamente agli arresti domiciliari, perché gli viene negata la libertà di movimento fuori dalla propria abitazione e perché, nonostante i continui blà , blà e blà non vi è una legge chiara che tuteli e non discrimini i disabili, nonostante il 3 dicembre sia stata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità , scelta dalle Nazioni Unite ricordando anche che il 10 dicembre è coinciso con il sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Un evento quanto mai importante, che può far segnare alcuni passaggi decisivi per la concreta applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità , come riferisce questo documento prodotto dalle Nazioni Unite.

Tutto ciò premesso e alla luce di quanto fatto presente ci sarebbe bisogno, da parte di Poste Italiane, che venga ripristinato, così come in tutti i Paesi Civili, uno sportello per il disabile in modo da far valere, con tanta buona educazione, i diritti dei disabili al quadrupede di turno. Tempo addietro nel medesimo ufficio vi era uno sportello addetto ai disabili, come mai è stato abolito?
E' inammissibile che un soggetto diversamente abile con gravi patologie, debba effettuare la fila manco fossimo in paesi del 3° mondo, senza per questo voler discriminare.

Naturalmente il quadrupede di cui sopra, sbeffeggiando il grandissimo Eduardo De Filippo il quale disse " adda passà 'a nuttata" egli nello specifico dice "adda passà 'a iurnata", a buon intenditor poche parole!

Cara Marina
Non so se vi è nello specifico una Legge o altro che serva ad urlare in viso, al quadrupede di turno, tutta la rabbia che i diversamente abili hanno dentro e dire "Asino vi è la tale legge che mi permette di passare avanti ai normodotati", ma ritengo di continuare ad essere una "vox clamans in deserto".
In attesa di Tuo cortese riscontro porgo cordiali saluti
V.G.


La risposta di mamma Marina

Carissimo V.
Non vi è nessuna legge che preveda questo diritto, è lasciata a ogni amministrazione la libertà di emanare eventuali norme che prevedano la precedenza per le persone disabili agli sportelli, io però non credo che questo possa essere considerato un diritto. forse non è a conoscenza che la sua disabilità se è in possesso dello stato di gravità permetterebbe a sua figlia di poter avere un permesso retribuito di tre giorni al mese che potrebbe anche essere usato per accompagnarla all'ufficio postale o andarci al suo posto.
Cordialmente,
Marina Cometto

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