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GATTO PANCERI

Disabili-com: Gatto Panceri

Voce calda e intensa, personalità autentica e tanto, tantissimo talento...
Lui è l’apprezzatissimo cantautore italiano Gatto Panceri, uno dei fiori all'occhiello della musica d'autore italiana!
Il suo percorso artistico, d'altronde, è di grande qualità e comincia da lontano, con un diploma al conservatorio in chitarra classica, e tanta gavetta.
Il primo album nel 1992, e subito dopo il debutto a Sanremo con il brano "L’amore va oltre", che si aggiudica  il prezioso premio della Critica e fa schizzare le vendite del suo disco.

Grande cantante dunque, ma anche imperdibile autore.
Gatto ha scritto, infatti, anche canzoni di successo per Mietta, Mina, Giorgia, Siria, Morandi ed altri ancora.
Sua è anche la famosa ‘Vivo per lei’, con la quale Bocelli ha venduto oltre venti milioni di dischi in tutto il mondo.

Con ben sei album all’attivo, centinaia di concerti e riconoscimenti anche internazionali, in questi giorni Gatto sta lavorando al suo prossimo album, e noi abbiamo colto l’occasione per parlare un po’ con lui... con sua grande disponibilità e dolcezza... e vagonate di simpatia!
Un consiglio spassionato? Visitate il suo ricchissimo sito e, appena potete, correte ad ascoltarlo dal vivo!
 
Com'è nato in te il desiderio di diventare cantante?
E' nato sui banchi di scuola, suonando la chitarra.
Provavo grosse emozioni e motivazioni, lo trovavo un modo straordinario di esprimere la mia personalità.
Ho fatto il conservatorio, e dopo ho scoperto che mi piaceva anche scrivere dei versi e che avevo una voce che non era male.
Dal '92 in poi sono arrivati i dischi, e questo sogno è diventato un lavoro vero e proprio.
Dal ’93 poi collaboro con Mogol al Centro europeo di Toscolano, e con altre scuole di musica con stage e lezioni di musica.
E' molto bello, perchè ci si rapporta a giovani ricchi di talento, che inseguono il sogno della propria vita con grande passione!
Riesco a mettere a frutto la mia esperienza per quelli che stanno cominciando.

Disabili-com: Gatto Panceri

'Vibrazioni' è il tuo ultimo lavoro discografico.Qual è la peculiarità?
E' un disco che vuole essere originale, sia nei testi che nelle atmosfere musicali.
C'è sempre, da parte mia, una grande ricerca di nuove sonorità e nuove emozioni da raccontare e a  cui dar corpo .
Non mi piace fare la solita canzone commerciale, da cassetta e un po' banale.
Ho messo molta cura nel cercare qualche angolazione diversa, nei testi come nelle melodie.
Adesso sto scrivendo dei testi per il mio prossimo disco, e di recente ho scritto la canzone che Fausto Leali ha portato a Sanremo.
Ci sarà un singolo ad Aprile, ma l'album sarà pubblicato a Settembre.
A Maggio, poi, con mia grande gioia, riprendo la Tournée!

Come ti rapporti alla disabilità?
E' capitato e capita moltissime volte: ho musicisti, collaboratori, colleghi con disabilità e tanti  miei amici personali.
Anche tra i miei 'ammiratori',diciamo così, ci sono ragazzi con disabilità e, nell'organizzare i concerti, siamo sempre molto attenti a riservar loro le prime file dei concerti .
E' giusto che abbiano un trattamento particolare non perchè sono diversi, ma perchè se occupassero gli ultimi posti non potrebbero fruire per nulla dello spettacolo.

Disabili-com: Gatto Panceri

Tu sei uno dei più assidui e impegnati membri della Nazionale Cantanti. Com'è nata quest'esperienza?
Nel '93 mi ha chiamato a casa Eros Ramazzotti. Aveva visto una mia intervista a Videomusic, nella quale dicevo di amare il calcio.
Mi ha detto che per far parte del gruppo servivano due cose: saper giocare a calcio e voler
supportare progetti e opere di solidarietà.
Beh, ho accettato subito, e l'esperienza è stata fantastica!
Grazie alla nostra 'popolarità', riusciamo da oltre 10 anni a portar la gente negli stadi e a sollecitare l'attenzione su problemi diversi, oltre che a raccoglere molti fondi.
E' sempre una grande soddisfazione.
 
'L'amore va oltre' è il brano che ti ha lanciato e ti è valso molti premi e riconoscimenti.
E' una solarissima canzone d'amore il cui protagonista è un ragazzo in cazzozzina.
Com'è nata?
E' nata da una storia vera: credo che la sua forza sia stata l'essere positiva e vera.
Ritengo che quando una cosa sia realmente sentita abbia una marcia in più, il pubblico lo percepisce.
In questo caso, è capitato realmente di avere un amico che ha perso l'uso delle gambe in un incidente, e ho visto la caparbietà che ha avuto nel vivere a pieno in questa nuova situazione: nel lavoro, nei suoi interessi, nella sua storia d'amore.
Ho sentito la voglia di parlarne e l'ho fatto nel modo più sincero e diretto, senza pietismi o mistificazioni.
Chissà, credo che se invece avessi voluto scrivere una canzone sull'handicap - se mai per far colpo sulle giurie -, molto probabilmente l'esito sarebbe stato negativo.
Invece, 'L'amore va oltre' è nata con la mia chitarra in 10 minuti, ed è scivolata via molto naturalmente.
Devo dire, poi, che mi ha portato molta fortuna: l'ho presentata a Sanremo dieci anni fa, mi è valsa il 'premio della critica', la si sente spesso alla radio.
Anche nelle scalette dei concerti, non manca mai...

E il riscontro?
Ho ricevuto una marea di mail o lettere proprio da persone disabili: mi dicevano che ero riuscito a parlare di loro senza dipingerli come perdenti o diversi, come spesso capita.
Questo mi ha fatto molto piacere!
Il pubblico in generale, poi, l'ha intesa nel modo giusto, come una bella canzone sull'amore che va oltre, va contro tutto e tutti, che abbatte barriere.
Io penso che siamo tutti potenziali disabili. Nel brano, per esempio, si parla di 'porte chiuse in
faccia', ma nella vita tutti abbiamo porte chiuse in faccia, di vario tipo.
Alla fine questa è una storia universale, non solo di Marino.
E poi è una canzone di un certo spessore, e se è vero che noi cantanti siamo spesso 'associati' al nostro primo successo, io sono ben lieto di essere rimasto nel cuore della gente per 'L'amore va oltre'.

Come valuti il rapporto tra mass-media e disabilità?
Credo che non se ne parli quasi mai, e quando accade lo si fa male!
Specialmente la televisione è la bandiera dell'estetismo, dell'apparenza, della bellezza, del lusso.
Difficilmente ti fa vedere un mondo più duro, ma reale: è tutto abbastanza patinato.
I media potrebbero far molto in tal senso, ma purtroppo c 'è molta pochezza di valori nella comunicazione.
A casa mia c'è, ma è quasi sempre spenta. Ci sono pochissimi programmi che guardo.

Disabili-com: Gatto Panceri

Che periodo sta vivendo la musica italiana?
Per la musica italiana il momento è drammatico.
Dal punto di vista commerciale si vendono pochissimi dischi, per via dei costi e della masterizzazione.
Ci sono molti meno soldi da investire sui giovani e suoi nuovi talenti.
Per le nuove leve ci sono poche possibiltà di produrre dischi, e invece è più semplice andare in una delle tante trasmissioni che ci sono ora, per mettersi in mostra un po', ma non sempre - a mio avviso - nel modo più giusto.
C'è un'offerta pazzesca di gente che vuol fare questo mestiere e pochissimo spazio nell'ambiente.
E poi, non c'è stato un cambio generazionale dai cantautori vecchi ai nuovi, c'è musica spesso molto leggera.
Infine, non sempre le radio passano musica 'di qualità', o comunque alla gente arriva solo una parte della musica prodotta.
Non è un grande momento per tutte le case discografiche italiane, anche da un punto di vista di bilanci...
 
Come nascono le tue canzoni?
Ogni canzone nasce in modo un po' diverso.
Solitamaente, scrivo prima la melodia e la risento e ci lavoro su un sacco di volte.
Le parole vengono poi inserite alla fine o, a volte, anche nella ricerca della melodia.
Cerco di evocare emozioni e, al tempo stesso, di trasfondere sentimenti che provo in prima persona.

INFO
Siti web www.gattopanceri.net
              www.lovinautore.com
              www.nazionalecantanti.it
 
E-mail gattopan@tiscalinet.it

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