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Tra gli italiani nominati Cavalieri al Merito dal Presidente della Repubblica, alcuni cittadini con disabilità e italiani che si adoperano per la loro l’integrazione lavorativa e sociale

Lo scorso 12 novembre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver individuato casi significativi di impegno civile, dedizione al bene comune e di testimonianza ai valori dei repubblicani, ha conferito motu proprio, quaranta onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a donne e uomini che si sono distinti per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, integrazione, nel soccorso, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella promozione della cultura, della legalità e per contrasto alla violenza.

A questi nostri concittadini è stata consegnata una medaglia e il titolo di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Certi che la diffusione della conoscenza di quanto di buono si fa in Italia siano il motore per produrre, a cascata, altro bene, ci fa piacere, qui, segnalare in particolare quelle persone che il Capo dello Stato ha premiato per il loro impegno nell’ambito della salute e della disabilità, sotto più fronti. Tra i quaranta nominati Cavalieri, ricordiamo in particolare:

Marco Bartoletti, 54 anni (Firenze), Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo a favore di una politica di piena integrazione delle persone con disabilità e dei malati di cancro nel mondo del lavoro”.
Presidente e proprietario di un gruppo di 8 aziende cha fanno capo alla BB Holding, azienda leader mondiale nella produzione di accessori per la moda. Nelle sue aziende assume persone con disabilità e con malattie terminali: tramite il lavoro restituisce dignità a queste persone. L'impegno sociale di Bartoletti si estende anche al supporto di attività a beneficio del territorio locale e di associazioni impegnate nel sociale.

Milena Bethaz, 44 anni (Aosta), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l'encomiabile esempio di forza di volontà con cui ha combattuto la malattia successiva ad un grave incidente riconquistando la sua quotidianità”.
Laureata in Scienze naturali e già campionessa del mondo di corsa in montagna, nell'estate 2000 riesce a coronare il sogno di diventare guardiaparco del Gran Paradiso. Il 17 agosto 2000, però, mentre sta facendo un sopralluogo insieme ad un collega, con lui viene colpita drammaticamente da un fulmine. Il collega perde la vita e per Milena seguono un periodo di coma, operazioni al cervello, una paresi e infine una lunga riabilitazione. Con straordinaria forza di volontà è riuscita a tornare alla sua vita e alle sue passioni. Nel luglio 2015 compie una significativa avventura alpinistica che l'ha vista raggiungere la vetta del Gran Paradiso a 4.061 metri.

Luciana Cardinali, 61 anni e Franco Chianelli, 69 anni (Perugia), Commendatori dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la preziosa attività di sostegno ai giovani malati e alle loro famiglie”.
Nel 1990 fondano, insieme ad altri genitori accomunati dalla dolorosa esperienza della malattia e morte dei propri figli, il Comitato per la Vita Daniele Chianelli - di cui Franco Chianelli è Presidente - con l'intento di dare un contributo a supporto della struttura pubblica nel sostegno a quanti soffrono e lottano per la vita e un'assistenza globale alle famiglie. Nel 2003 il Comitato ha realizzato il Residence Daniele Chianelli, una struttura speciale per pazienti in terapia ambulatoriale, accanto all'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che, gratuitamente, accoglie i malati adulti e bambini in cura presso i Reparti di Oncoematologia Pediatrica ed Ematologia, con i loro familiari.

Leonardo Cenci, 44 anni (Perugia), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la determinazione e la forza d'animo con cui affronta la sua gravissima malattia offrendo agli altri malati un esempio di reagire e di difesa della vita”.
Appassionato di corsa, nel 2012, a causa di un tumore, ha dovuto smettere: le metastasi alla testa erano tali da fargli perdere la sensibilità agli arti inferiori. Nel 2013 ha dato vita all'associazione Avanti tutta onlus, di cui è Presidente, che ha l'obiettivo di offrire ai malati oncologici una qualità di vita migliore anche promuovendo l'adozione della pratica sportiva nei protocolli di terapia. Il sodalizio sostiene anche il Reparto di oncologia dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Domenica 10 aprile 2016 ha corso parte della 22esima edizione della Maratona di Roma: 10 km al termine dei quali è stato nominato 'il primo atleta italiano a correre una maratona con un cancro non curabile'.

Francesco Maria De Ponte, 27 anni (Roma), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l'eccezionale prova di impegno e determinazione che gli ha permesso di portare avanti e concludere con successo il suo percorso universitario, superando le difficoltà derivanti dalla sindrome di autismo di cui è affetto”.
Affetto da sindrome di autismo, è riuscito a conseguire la laurea magistrale presso l'Università Luiss Guido Carli. È dottore in Scienze politiche, indirizzo istituzioni politiche e amministrative.

Suor Veronica Donatello, 42 anni (Roma), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo nella piena inclusione delle persone con disabilità”.
Religiosa presso la Congregazione delle Suore Francescane Alcantarine. È impegnata, sia come docente sia come membro di commissioni tecnico-scientifiche, nell’inclusione e partecipazione attiva delle persone con disabilità. È esperta in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e Lis (Lingua dei segni italiana) per l’accessibilità dei testi.

Marco Ottocento, 53 anni (Verona), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il contributo che offre nella sperimentazione di percorsi di autonomia sociale e lavorativa per le persone con disabilità”.
È imprenditore sociale dal 1996. Nel 2007 fonda a Verona, insieme alla moglie Luisa e ad altre cinque famiglie, la Fondazione Più di un Sogno Onlus che si rivolge a persone con disabilità intellettiva e sindrome di Down. Ad oggi il gruppo di organizzazioni non profit che fanno capo a Più di un Sogno si dedicano a circa 100 persone con disabilità intellettiva di Verona, provincia e territori limitrofi e impiegano un centinaio di volontari e una trentina tra dipendenti e collaboratori.

Monica Priore, 40 anni (Brindisi), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la testimonianza dell’importante contributo dello sport nel superamento dei limiti derivanti dalla malattia”.
Campionessa di nuoto, da quando aveva 5 anni convive con il diabete di tipo 1. Ha effettuato in questa disciplina diverse imprese come la traversata dello Stretto di Messina (5 km in meno di 2 ore) e quella della Capri – meta di Sorrento (22 km in 6 ore e 30). Per raccontare la sua esperienza Monica ha scritto una autobiografia “Il mio mare ha l’acqua dolce” nella quale descrive la sua vita a partire dalla diagnosi fino alle recenti imprese sportive. Ha girato le scuole per presentare il suo libro e il suo messaggio socio-sportivo.

Fratel Marco Rizzonato, 55 anni (Milano), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per lo spirito di solidarietà e umanità mostrato nelle sue molteplici e innovative iniziative a favore di detenuti, poveri e disabili”.
Da oltre 35 anni anima la Piccola casa della Divina provvidenza a Torino, la cittadella della carità fondatada san Giuseppe Cottolengo nel 1832 e nota come “Cottolengo”.
A 19 anni entra nella Congregazione dei Fratelli di S. Giuseppe Cottolengo per dedicarsi ai disabili, ai detenuti e ai poveri con una serie di progetti innovativi.
Nel 2000, viene chiamato a raccontare la sua esperienza con i disabili ai detenuti della casa circondariale torinese Lorusso Cotugno; è così coinvolgente che i carcerati gli chiedono di diventare volontari al Cottolengo. Un desiderio irrealizzabile, ma poi fratel Marco ha un’idea: se loro non possono uscire dal carcere ci possono entrare i disabili. È anche presidente dell’Associazione Outsider, fondata nel 2003 con lo scopo di integrare le persone con disabilità attraverso l’arte-terapia.

Marco Sciammarella, 46 anni (Milano), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per aver offerto, attraverso la musica, una occasione di espressione e di partecipazione accessibile anche alle persone con disabilità che compongono per due terzi la sua Orchestra”.
Maestro d’orchestra. Nel 2010 ha fondato, insieme ad altri esperti e insegnanti di musica, musicoterapia e riabilitazione, AllegroModerato, una orchestra sinfonica composta da 50 elementi, per due terzi diversamente abili. L’idea alla base del progetto è che la musica possa aiutare le persone con fragilità psichiche, mentali e fisiche a sviluppare energie e competenze emotive, cognitive e relazionali. L’orchestra si esibisce in Italia e all’estero. Il 2 marzo 2016 era all’Auditorium di Bolzano insieme a Franco Mussida, della Pfm. AllegroModerato ha anche scelto di ribaltare un cliché: alcuni dei ragazzi con disabilità vanno a dare lezione di musica e canto nei reparti pediatrici di alcuni ospedali e hanno tenuto due seminari ai detenuti di San Vittore e del Beccaria.


Redazione

 

Foto di copertina Designed by Freepik

 

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