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Il Dott. M.Riccio - il medico di Welby e di "Mario/Federco Carboni" primo italiano a ricorrere al suicidio assistito - ha risposto per una settimana al numero bianco sul fine vita dell'Associazione Luca Coscioni alle domande degli italiani sul biotestamento: "Molto interesse sul tema, confusione su termini e reperibilità informazioni"

A 5 anni dalla entrata in vigore della legge 219 del 2017 sul Testamento Biologico, come rilevato da una indagine interna condotta dall'Associazione Luca Coscioni solo lo 0,4% degli italiani (185.500) è a conoscenza dello strumento e ha depositato le proprie DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento).
La causa di questo vuoto, rileva l’associazione, è da ricondurre al fatto che tale diritto civile fondamentale non è mai stato reso noto alla popolazione attraverso una adeguata campagna informativa istituzionale ma anche dalla mancata disponibilità di materiale esplicativo presso medici di base, cliniche e ospedali.

Per colmare questa mancanza, l'Associazione Luca Coscioni, che tanto si spese nel percorso che portò alla legge, tra le altre iniziative divulgative al riguardo, offre anche un servizio informativo con la linea telefonica del Numero Bianco sul fine vita 06 9931 3409, coordinato da Valeria Imbrogno, compagna di Dj Fabo, che ogni giorno risponde a decine di domandedei cittadini su DAT, cure palliative, suicidio assistito, grazie a un team di volontari.
inoltre, dal 30 gennaio al 3 febbraio, all’altro capo del telefono per una consulenza gratuita c’è stato, in via straordinaria, il Dottor Mario Riccio - noto all'opinione pubblica per esser stato il medico che staccò la spina a Piergiorgio Welby e curò la parte tecnica del primo suicidio assistito in Italia, quello di Federico Carboni.
Per una settimana il medico ha risposto alle domande, che hanno evidenziato la scarsa informazione degli italiani sul tema. "Il contatto diretto con gli utenti – commenta il medico al termine dell'esperienza - ha mostrato molto interesse sugli aspetti pratici-clinici applicativo delle DAT, informazioni ritenute non disponibili o facilmente reperibili. In particolare gli utenti temono il rischio di trovarsi non più in grado di governare su se stessi, in una condizione magari ancora capaci di intendere e volere ma non più capaci di riuscire ad esprimersi o di totale incapacità.
In tale condizione la prima preoccupazione emersa è quella di non poter essere sedati e quindi di trovarsi in una condizione di dolore terminale non gestito o mal gestito.
Altro motivo di interesse è stata la possibilità dell'interruzione delle terapie con domande specifiche su alimentazione artificiale, ventilazione ed altre terapie ma anche per il ruolo del fiduciario; come indicarlo, i suoi limiti. Infine alcuni hanno domandato se fosse possibile inserire richieste di morte medicalmente assistita in una DAT, ma gli è stato chiarito che questo non è possibile"



HIGHLIGHTS: COSA CHIEDONO GLI ITALIANI SULLE DAT E IL FINE VITA
Dall’esperienza del Numero Bianco sul fine vita, l’Associazione Luca Coscioni ha estrapolato alcune domande che con maggiore frequenza hanno posto gli italiani che si sono rivolti al servizio, che riportiamo di seguito:

Come garantire l'esecutività delle proprie volontà
La legge sulle DAT garantisce che i sanitari applichino quanto disposto dal paziente, anche tramite in confronto diretto con il fiduciario che il paziente ha indicato
Rianimazione cardio polmonare, è l'insieme delle manovre invasive messe in atto nel tentativo di far ripartire la funzione cardiaca e polmonare, tra queste ci sono il massaggio cardiaco, l'intubazione orotracheale, l'utilizzo di farmaci cardioattivi.

Chi è il fiduciario, nomina e ruolo
Il fiduciario è la persona che il soggetto indica quale suo rappresentante al fine che le sue volontà siano messe in pratica anche qualora dovesse non essere più in grado di esprimersi

Cos’è la sedazione palliativa continua profonda
La sedazione palliativa continua profonda è una pratica - vera novità contenuta nella legge delle DAT- che garantisce al paziente che si trova in condizioni terminali e completamente sedato di abolire completamente il dolore. Tale condizione si raggiunge a mezzo di infusione di farmaci sedativi, solitamente si accompagna alla sospensione di ogni terapia accessoria.

Cos’è la PEG
Acronimo (gastrostomia endoscopica percutanea) che indica la manovra chirurgica con la quale si pone un sondino, per alimentare il paziente, direttamente nello stomaco attraverso la parete addominale. Serve a mantenere permanente tale via di accesso ed evitare le complicanze del sondino per via nasofaringea

Cos’è la Tracheotomia 
Sostanzialmente l'analogo della PEG, ma riferito alle vie aeree. Permette - tramite l'inserimento chirurgico di una cannula direttamente nella trachea - di portare l'ossigeno ai polmoni,sia attraverso l'atto respiratorio spontaneo che con un collegamento ad un ventilatore meccanico.Sia la peg che la tracheotomia si rendono necessari nelle fasi avanzate di molte condizioni cliniche.Tra cui le malattie neurodegenerative come la sclerosi laterale amiotrofica o la sclerosi multipla

In questi giorni, l’associazione ha anche ha lanciato e diffuso il video "Maramiao perché sei morto - Il biotestamento spiegato agli adulti", narrato da Giobbe Covatta, per diffondere maggiore consapevolezza sull’argomento

Per approfondire:

il vademecum per redigere le DAT

Per info:

www.associazionelucacoscioni.it/

Redazione


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