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bacio: STATUA THE KISS di Marc Quinn ritrae due persone disabili vicineIl numero che celebra il trentennale di HP-Accaparlante, la rivista del Centro Documentazione Handicap di Bologna, è dedicato interamente al tema della disabilità e sessualità

Disabili e sessualità . Quanto se ne parla, come se ne parla, ma soprattutto come si vive? E' un tema, questo, sul quale finalmente stanno cadendo dei tabù, e al quale è dedicato il nuovo numero di HP-Accaparlante, la rivista prodotta dal Centro Documentazione Handicap di Bologna, edita dalla casa editrice Erickson di Trento, che così titola l'uscita nel suo trentennale: "Il corpo degli altri - Sessualità e disabilità : immagini e nuove prospettive".

Ebbene, un compleanno nel quale si torna a parlare appunto di una tematica con la quale si era aperta questa esperienza editoriale, proprio nel primo articolo del 1983. "Dopo trent'anni possiamo ancora ripetere gli stessi concetti: - scrive Valeria Alpi, giornalista e ricercatrice, che ha curato la monografia-  la sessualità delle persone disabili come un tabù, come un qualcosa che disorienta, fa paura, crea dubbi, ansie, aspettative; e la diversità dei corpi, ancora 'recintati' in tempi, modalità e luoghi non normali".

Trent'anni passati, e cosa o come sono cambiate le cose? Da una parte molto, dall'altra poco. Molto soprattutto sotto l'aspetto dello spazio che è riuscito a guadagnarsi questa tematica arrivata, soprattutto nel periodo recente, ad abbattere i muri di media quali televisione, cinema, giornali e soprattutto web, in particolare con l'attuale riflessione sull'assistenza sessuale. Un fiume che finalmente abbatte dighe oltre le quali straripa anche la voglia stessa delle persone disabili di raccontarsi, di raccontare le proprie esperienze, i propri desideri, i propri problemi.

Ed è proprio la necessità di raccontare le vicende umane, l'elemento che serve a "riempire" queste cause e discussioni di senso, così da far capire punti di vista magari lontani. E allora far emergere quali sentimenti ed emozioni, paure e condizionamenti esistono intorno alla sessualità del disabile; quali idee, preconcetti e convinzioni; quale percezione del sesso vissuto da una persona "diversa". Sono tutte domande che il titolo stesso del volume  rappresenta egregiamente: quel "il corpo degli altri" racchiude in sé una moltitudine di significati e quindi di chiavi di lettura. Corpo degli altri come corpo "diverso" della persona disabile, agli  occhi di chi disabile non è, ma talvolta estraneo anche al disabile stesso, che fatica a riconoscerlo come proprio. Corpo degli altri come corpo che in qualche misura è anche di chi se ne prende cura (operatori, famigliari), che lo conoscono fino a quanto? Corpo anche di chi è diverso da me, semplicemente.

La monografia si sviluppa idealmente in tre parti: una prima dedicata alle storie personali di chi abbia scelto di raccontarsi,  a cominciare dalle storie di  Sesso, amore & disabilità ,   film-documentario cui ha collaborato anche il Centro Documentazione Handicap, che porta per la prima volta sul grande schermo le tematiche della vita sessuale e affettiva delle persone disabili, senza pietismi né retorica, e senza avere paura delle parole e dei pensieri.
La seconda parte della monografia pone, invece, al centro dell'attenzione il corpo con disabilità , attraverso il racconto di alcune esperienze laboratoriali condotte all'interno del Progetto Calamaio. L'ultima parte della monografia affronta infine le differenze di genere, l'importanza dell'educazione sessuale, e i nuovi temi emergenti, come l'assistenza sessuale, attraverso la voce di chi lavora fuori dall'Italia.

Per info:

Centro Documentazione Handicap


Per richiedere il numero della rivista:
numero verde Erickson 800/84.40.52


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La foto ritrae la scultura The Kiss di Marc Quinn (fonte: http://iammarcquinn.blogspot.it/)

Redazione


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