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La sessualità delle persone disabili mielolese nelle testimonianze di quattro conduttori su sedia a rotelle della nuova trasmissione Sex Advisor

La sessualità è per tutti un argomento che può essere spinoso da approcciare, vuoi per imbarazzo, vuoi per la delicatezza del tema; se poi ci si riferisce alla sessualità delle persone con disabilità le cose si complicano ulteriormente. La grande ignoranza in materia crea difficoltà e imbarazzi sia per chi è curioso, sia per chi invece si approccia all'intimità con un partner con disabilità, sia per le persone stesse disabili che si chiedano come poter vivere a pieno questo importante aspetto della propria vita.

Per superare, almeno in parte, il tabù del sesso in riferimento alle dinamiche intime per le persone mielolese, e per condividere esperienze e informazioni troppo spesso veicolate sottovoce e in modo impacciato, Radio Montecatone Web ha da poco iniziato un nuovo programma, “Sex Advisor”, condotto da Loredana, Massimo, Vito e Giacomo, persone mielolese.
Durante la seconda puntata, andata in onda la scorsa settimana, i quattro conduttori si sono focalizzati sulla loro prima esperienza sessuale da mielolesi, condividendo con gli ascoltatori le loro difficoltà, scoperte e soddisfazioni.

I quattro presentatori, la cui mielolesione è sopraggiunta in età diverse, hanno avuto approcci alla sessualità molto differenti tra loro. Loredana, in primis, che si è ritrovata da adolescente sulla carrozzina, ha affermato che per lei la prima esperienza con il giovane fidanzatino “è stata un gioco”, ed ha ammesso di non aver avuto grossi problemi di approccio all'intimità “perché l'adolescenza aiuta ad affrontare certe situazioni, anche quelle più imbarazzanti con un po' di incoscienza...ti fa essere più spericolata”, lei e il suo fidanzato si sono “scoperti giocando un po'” per comprendere i propri corpi.

In seguito Giacomo ha condiviso la propria esperienza: lui non aveva mai avuto altre esperienze sessuali  prima di quello che durante la trasmissione chiamano trauma, anche questo può essere il motivo per cui non si è sentito in difficoltà durante la sua prima volta, all'età di 17 anni.L'incoscienza dell'età non mi ha messo nella condizione di sentirmi in difficoltà”. “Le uniche difficoltà che ho affrontato erano quelle legate all'erezione che, racconta, al tempo doveva essere provocata con iniezioni di papaverina o prostaglandina, medicinali che andavano tenuti in frigorifero, eliminando quindi tutta la spontaneità e naturalezza nell'atto.

Vito racconta di essere stato iniziato alla sessualità post-trauma da una terapista che lo seguiva nel percorso riabilitativo. Ritiene che il suo avvicinamento alla sessualità sia stato sicuramente facilitato dalla conoscenza di ciò che comporta una mielolesione da parte della sua partner. Dice infatti di aver riacquistato sicurezza grazie alla pazienza della compagna, che gli ha permesso di imparare ad avere rapporti soddisfacenti ed a dare piacere in modo nuovo, è convinto del fatto che “all'inizio è planato sul sicuro, mentre scontrandosi con il mondo dei normodotati le cose sicuramente sono cambiate parecchio”.

Maurizio infine, che ha subito il trauma che gli ha causato la lesione all'età di 22 anni, e che aveva già avuto esperienze sessuali in precedenza, è stato quello che ha sofferto maggiormente dal punto di vista psicologico a seguito dell'incidente per ciò che riguarda la sfera intima. Confida che al tempo ha “subito una castrazione netta”, “mi sono sentito sminuito e ci è voluto molto tempo dal rendermi conto che essere speciale prescinde dalla mia lesione”, la cosa che maggiormente gli è pesata è stata la perdita del controllo dell'erezione che non ha mai voluto provocare con le iniezioni, pratica che ritiene “una cosa barbara”.

Come si può comprendere anche grazie a queste testimonianze la sessualità ha un'infinità di possibili sfaccettature. Condividere esperienze, e parlare di difficoltà così come di soddisfazioni, è sicuramente il punto di partenza per far luce su un argomento così spinoso; venire a conoscenza di esperienze altrui è inoltre utile a molti, sia disabili che non. La comunicazione è sempre lo strumento più utile per l'eliminazione di limiti mentali che troppo spesso vanno ad appesantire situazioni già complesse dal punto di vista psicologico.

Tutte le puntate di questa trasmissione, in onda il lunedì alle 10,00, il martedì alle 12,00 il mercoledì alle 14,00 il giovedì alle 18,00, il venerdì alle 20,00, il sabato alle 15,00 e la domenica alle 11,00, saranno tematiche e riascoltabili grazie ai podcast reperibili nel sito della web radio con sede ad Imola.

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Chiara Bullo

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