Le ricette di uno chef che trova nella forza di volontà un paio di “occhi speciali”. Per lui la cucina è anche informare e proporre iniziative su temi sociali. Il suo bilancio, tra risultati e nuove sfide
«Auguro a chi è disabile come me di avere la forza per affrontare la vita, e per battersi contro chi discrimina. A queste persone bisogna dimostrare che abbiamo una marcia in più». Nella sua dedica in occasione delle Feste, Antonio Andaloro, siciliano di Milazzo, mette una buona manciata di determinazione. La grinta, in effetti, non gli manca. Dopo aver perso la vista da adulto, Antonio non si è scoraggiato, e porta avanti la sua passione: la cucina. Antonio è noto con il nome d’arte Chef Anthony, come già raccontato in un altro articolo. Le ricette che propone coinvolgono gusto, olfatto, palato, tatto. Suggerire e preparare piatti diventa l’occasione per diffondere tra la gente un corretto approccio al tema della disabilità. Tra iniziative già concretizzate e altre in arrivo, nella pentola di Chef Anthony bolle più di un’idea.
Per realizzare i suoi progetti servono impegno e sacrificio, confessa lo chef, «Ma ho dimostrato che anche con una disabilità ci si può riuscire, e magari anche meglio, perché si lavora con passione».
Un trampolino di lancio è stato Facebook. Prima, la pagina personale con aggiornamenti a base di ricette. Poi, la pagina “Ipovedenti e non vedenti d'Italia”, che il cuoco pensa di far diventare nel tempo uno spazio per informare sui temi legati alle minorazioni visive.
Dal Web alla radio, per parlare di cucina in alcune emittenti. Fino all’approdo in tv. Per Chef Anthony, dunque, ecco così la partecipazione come ospite nelle trasmissioni “In cucina con Simona” di Simona Palaia sulla calabrese Esperia Tv, e "Cucina che vai Kaneba che trovi" di Carlo Kaneba sulla siciliana Video Regione. «Partecipo ai programmi non perché cerco la popolarità – sottolinea Andaloro – Mi interessa invece trasmettere dei messaggi. Ovvero: essere disabile, in particolare cieco, non significa chiudersi in se stessi e compiangersi. Bisogna invece andare avanti, cercare sempre l’autonomia, perché si possono raggiungere i risultati desiderati anche con un altro tipo di occhi, ovvero la volontà. Invito poi la gente a informarsi sulla condizione dei disabili, ad avere più rispetto nei loro confronti, evitando le discriminazioni».
Per Andaloro si avvicina un altro impegno: all’inizio del 2015 cominceranno le attività dell’associazione nata per sua iniziativa. Si chiama “Oltre il buio Onlus”, e si propone di aiutare i bambini con difficoltà visive. La promozione dell’iniziativa e il suo sostegno passeranno attraverso le cene al buio che Anthony programma da tempo, e che vuole estendere il più possibile. Allo stesso modo, al progetto concorrerà anche il libro “In cucina con Chef Anthony Oltre il Buio", in uscita nel primo trimestre dell’anno prossimo. Una raccolta di 100 ricette, dall’antipasto al dolce. Oltre alla versione classica, saranno disponibili i formati in braille e audiolibro, entrambi distribuiti gratuitamente a chi è cieco.
A proposito di ricette, Chef Anthony propone alcune idee per il menù di Natale. Sapori “d’impatto”, come li definisce lui. Procedimenti piuttosto semplici, anche per chi ha qualche disabilità. Certo, ci vuole accortezza, come raccomanda Andaloro, ma con le giuste attenzioni, e con l’impegno, si riesce a realizzare i piatti. La determinazione, in fondo, non deve mancare mai.
Polenta con salsiccia, fagioli e broccoli neri
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Conchiglie con ricotta e pistacchi di Bronte Una ricetta deliziosa e veloce Ingredienti: Procedimento: |
PER APPROFONDIRE:
La pagina "In Cucina con Chef Anthony" su Facebook
La pagina Ipovedenti e non vedenti d'Italia su Facebook
Il sito di Esperia Tv, emittente del programma "In cucina con Simona"
IN DISABILI.COM:
OLTRE IL BUIO, COME SOGNANO I NON VEDENTI? UN FILM LO RACCONTA
IL CANE GUIDA: “IO ENTRO OVUNQUE PER LEGGE!”
Nella prima immagine in alto lo Chef Anthony in tv con il supporto visivo Fabio Del Buono e la conduttrice Simona Palaia
Roberto Bonaldi