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In discussione alla Camera la proposta di legge contro discriminazioni e violenze per motivi di orientamento sessuale, genere, identità di genere e disabilità della vittima

Dopo l’ok in commissione Giustizia della Camera dello scorso luglio, e lo stop di agosto in aula per la pausa estiva, sono ripresi questa settimana i lavori della Camera sulla proposta di legge per estendere la punibilità contro discriminazioni e violenze per motivi di orientamento sessuale, genere e identità di genere.
Nella giornata di mercoledì è stato inoltre approvato l’emendamento, che era stato presentato nei giorni scorsi, che include tra le condotte perseguibili anche quelle per motivi legati alla disabilità della vittima.

COSA PREVEDE LA PROPOSTA DI LEGGE
La proposta di legge, di cui è relatore il deputato Alessandro Zan, è composta di dieci articoli ed unifica cinque disegni di legge: riguarda l’estensione della punibilità, già prevista dagli artt. 604 bis e 604 ter c.p. per le condotte di commissione di atti discriminatori o istigazione alla commissione di atti discriminatori per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi, anche alle medesime condotte per motivi di genere, sesso, identità sessuale e orientamento sessuale.

EMENDAMENTO SULLE VITTIME DISABILI
Come dicevamo, nella ripresa della discussione in questi giorni il testo iniziale della proposta di legge era stato aggiornato con emendamenti, tra i quali due che estendono il testo anche ai reati legati alla disabilità della vittima. Così Zan: “(…)Abbiamo deciso di accogliere la richiesta proveniente da molte associazioni di persone con disabilità di estendere le previsioni degli articoli 604 bis e ter del codice penale anche ai delitti commessi per ragioni legate alla disabilità della vittima”.
Questo, sempre secondo il deputato, in linea con l'obiettivo della proposta di legge: il contrasto alle discriminazioni, all'odio e alle violenze.

L’esame in aula riprenderà martedì, con la votazione finale della legge che è prevista per giovedì prossimo, successivamente il testo passerà al vaglio del Senato.

Per approfondire:

La proposta di legge Zan

Redazione

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