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Da FISH e FAND disponibilità a continuare nel segno della collaborazione per affrontare i numerosi nodi che il Governo dovrà affrontare in tema disabilità

Dopo i risultati delle elezioni politiche del 25 settembre, che ha visto vincere la coalizione del centro destra, tra ieri e oggi si sta delineando la nuova compagine di Governo, con l’elezione dei nuovi presidenti di Senato e Camera, rispettivamente Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana (il quale fu, peraltro, Ministro per la famiglia e le disabilità nel 2018, ndr) .

In occasione dell’insediamento delle due principali cariche parlamentari, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità) hanno voluto ribadire l’urgenza di giungere a risposte adeguate e strutturali alle molte istanze per le condizioni di vita di milioni di persone con disabilità e per i loro familiari. Al riguardo, le due Federazioni dichiarano di avere delle aspettative, a seguito degli apprezzati interventi della senatrice a vita Liliana Segre e dell’onorevole Ettore Rosato, che hanno presieduto rispettivamente la prima seduta della XIX Legislatura del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, nonché gli interventi dei neo eletti Presidenti Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana.

Numerosi sono i punti sui quali il Governo entrante dovrà lavorare, al riguardo della disabilità: FISH e FAND ricordano che le sfide sono tante e sempre più urgenti: dai decreti attuativi della Legge Delega al Governo in materia di disabilità al monitoraggio degli impegni assunti con il PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dall’aumento delle pensioni di invalidità alla lotta alla segregazione e un maggiore sostegno alle persone con disabilità per la loro autodeterminazione e la vita indipendente. FISH e FAND hanno ricordato poi la necessità di misure e servizi per il supporto all’occupazione e al mantenimento del posto di lavoro per le persone con disabilità, sostegno per i caregiver familiari, pari opportunità, sostegni e i servizi per l’abitare, il miglioramento dell’inclusione scolastica. Ed ancora, l’accesso ai diritti e alla partecipazione civile, interventi per migliorare la mobilità e l’accessibilità, il diritto alle cure migliori, il contrasto alla discriminazione multipla delle donne con disabilità. Altri nodi fondamentali sono già ben indicati nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che attende ancora adeguata attuazione, a ben tredici anni dalla ratifica attraverso la legge 18/2009, dichiarano.

Il nuovo Esecutivo dovrà inoltre impegnarsi da subito nel prorogare il mandato dell’attuale Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità e del Comitato Tecnico Scientifico, per poter completare i provvedimenti in essere, ricordano le Federazioni.

In questo contesto, FISH e FAND si augurano che si possa proseguire, a livello istituzionale, nel segno della continuità, auspicando la prosecuzione del percorso avviato con il Ministero per le Disabilità, costituendo, da subito, un Organismo di Coordinamento, trasversale tra i diversi Ministeri, così come previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, disegnandone il ruolo, la struttura, le competenze, rafforzandone le attribuzioni delegate. In modo che non possa essere ritenuto una “riserva” in cui confinare un tema considerato erroneamente marginale, ma che diventi davvero la cabina di regia e di monitoraggio affinché tutte le politiche, e non solo quelle di settore, assumano sempre come rilevanti i temi della disabilità.

Ribadendo la propria disponibilità a collaborare, ricordando che un’indicazione il nuovo Governo ce l’ha già, nel secondo Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, FISH e FAND sottolineano la necessità di avviare da subito un confronto ed un coinvolgimento tra il nuovo Esecutivo e le due Federazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità e delle loro famiglie, come indicato dall’articolo 4, comma 3 della citata Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.  E la chiusa: Ora tocca al nuovo Parlamento e Governo avviare da subito questo confronto, anche perché il lavoro da fare è davvero tanto ed è l’ora di dare finalmente una svolta alle politiche sulla disabilità nel nostro Paese.

Su questo argomento leggi anche:

Cosa prevede per la disabilità il programma di Fratelli d’Italia, il partito più votato alle elezioni

Redazione

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