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Il 25 maggio 2011 nasce il Movimento LIS Subito!  per il  riconoscimento nazionale della Lingua dei Segni Italiana

Sono passati 7 anni dal 25  maggio  2011,  quando  un  gruppo  di  sordi,  udenti,  familiari,  amici, associazioni, istituzioni, ricercatori e varie figure professionali di tutta Italia ha riempito la piazza romana dei Ss. Apostoli con una fragorosa protesta.  L’obiettivo era chiedere il riconoscimento ufficiale della lingua dei segni italiana (LIS) e far  capire al  pubblico che  la  LIS non è un linguaggio, ma una lingua vera e propria. Tra l’altro il Movimento è nato a poca distanza dalla Giornata Unesco per la diversità culturale, che si tiene il 21 maggio.

La lingua non è usata solo da sordi e dai loro familiari, amici e udenti, ma è anche un prezioso strumento di comunicazione a  vantaggio  di  chi  soffre  di disfunzioni  del  linguaggio, come chi  è colpito da  autismo. E’ ormai  assodato  e  dimostrato  a  livello  scientifico  che  la  LIS stimola  aree  cerebrali  analoghe  a  quelle  che  si attivano nel caso della lingua parlata, permettendo il pieno sviluppo delle capacità cognitive della persona, dichiarano i promotori del suo riconoscimento.  

Non è una lingua univoca per tutti i sordi, ma si esprime in forme locali che si differenziano come la lingua
italiana, per esempio, da quella inglese, francese, cinese e così via.

La LIS tra cultura e diritti
Le lingue dei segni, proprio in virtù del  loro valore culturale e dei diritti civili che garantiscono, sono riconosciute in tutta Europa: fanno eccezione solo il Lussemburgo e l’Italia. Qui l’iter legislativo per il riconoscimento è stato avviato più volte raggiungendo al massimo l’approvazione in uno dei due rami  del Parlamento e non nel secondo. Tra gli animatori più attivi della battaglia per il riconoscimento, fondata sul diritto alla comunicazione, c’è il Movimento LIS Subito! Nato dalla protesta del 2011 e all’unione delle forze di coloro che chiedono, con vigore, il riconoscimento della lingua dei segni italiana, il Movimento si dichiara assolutamente indipendente ‒ perché libero e svincolato dalle varie istituzioni, cooperative, fondazioni ed associazioni che gravitano nell’ambito della sordità ‒ ed è apolitico, in quanto il suo obiettivo prioritario è il riconoscimento della LIS.

Chi richiede il riconoscimento? Tutti i sordi e udenti che usano la LIS, che sono ovviamente titolari del pieno diritto a veder riconoscere la “loro” lingua,  come  prescrive  anche la  Convenzione  Onu  sui  diritti  delle persone  con  disabilità, approvata  nel  2006 e ratificata dall’Italia tre anni dopo con  la  L.  18/2009:  con l’articolo 21, invita gli Stati membri a “riconoscere e promuovere l’uso della lingua dei segni”.

Una sensibilità speciale
Il Movimento  LIS  Subito! continua   dunque  a battersi  per  l’approvazione  della LIS, con attività   di sensibilizzazione, organizzazione  di convegni, partecipando  attivamente a  manifestazioni e incontri  con  le istituzioni. La  strada  è  ancora  in  salita,  ma sperano,  col  nuovo  Governo, di  poter  arrivare presto anche all’adozione di una legge nazionale in materia, colmando  una  lacuna  che  ci  differenzia  pesantemente  dal resto dell’Europa.

Riconoscere alla LIS lo status di lingua significherebbe anche superare l'idea estremamente riduttiva che si tratti di uno strumento per poche persone,  piccoli gruppi di sordi che utilizzandola rischiano addirittura di essere  ghettizzati  ed  esclusi  dalla  comunità  degli  udenti.
È  dimostrato  che  è  vero  il  contrario:  la  LIS contribuisce  alla  piena  partecipazione  alla  vita  collettiva  delle  persone  sorde  e,  pertanto,  non  esclude  ma anzi  agevola  la  loro  inclusione  nella  società.
Assicura  una migliore  accessibilità  a  strutture  e  servizi  e la piena fruizione  di informazioni e contenuti a chi, sordo, sarebbe fortemente  penalizzato da un ricorso alla sola lingua orale/scritta, dichiara il Movimento.

Il diritto di comunicare
Tra i sostenitori del riconoscimento della LIS ci sono anche persone udenti: genitori, parenti, amici, colleghi, professionisti o simpatizzanti, cioè anche coloro che sono a stretto contatto con i sordi. La LIS infatti non è solo dei sordi segnanti e bilingui, ma è un patrimonio comune a tutti coloro che la utilizzano:  familiari, operatori, bambini portatori di svariate patologie del linguaggio etc.

Il riconoscimento della LIS riguarda solo ed esclusivamente i suoi utilizzatori, e nessuno vuole imporre la LIS a chi non la vuole usare - precisano i sostenitori.  Il suo  riconoscimento,  pertanto,  è  una  garanzia  per  la  salvaguardia  dei  diritti  umani,  delle  pari  opportunità, della dignità e del rispetto anche dei cittadini sordi che comunicano attraverso la  Lingua dei Segni Italiana. Il  Movimento LIS Subito! continuerà a battersi per far sì che la LIS venga ufficialmente  riconosciuta,  e  invita tutti a sostenere la battaglia per garantire davvero a tutti il diritto di usare la propria lingua per comunicare ed esprimersi.

Su questo argomento:

LIS: on line il primo video dizionario delle lingue dei segni

Più vicina la legge sul riconoscimento della LIS, Lingua dei Segni Italiana


Redazione

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