Menu

Tipografia
casaAmbizioso e capillare il programma dell'Ulss 14 di Chioggia

Nell'ambito di un programma previsto per il biennio 2007-09, che prevede la realizzazione di una rete di servizi a favore della disabilità psichica adulta, l'Ulss 14 di Chioggia ha recentemente firmato la convenzione con due cooperative sociali per la gestione delle due Comunità Alloggio avviate da poco: la comunità "Emmanuel" a Cavarzere e "Magnolia" a Piove di Sacco.
Il progetto si completerà poi in futuro con l'attivazione della Comunità Alloggio "Dopo di noi" a Chioggia.

"Sono molto soddisfatta di questo servizio che è stato realizzato rispettando i tempi della programmazione", confessa la dottoressa Loredana Boscolo, responsabile dell'Unità Operativa Handicap dell'Ulss 14. "Finalmente - spiega la dottoressa - stiamo lavorando sul rientro a "casa" di alcuni utenti che fino ad oggi hanno dovuto affidarsi alle Comunità Alloggio di altre Ulss".
Le finalità con cui queste comunità sono state realizzate sono quelle di offrire ai loro ospiti accoglienza e gestione della vita quotidiana, orientata alla tutela della persona e allo sviluppo delle abilità residue, o anche alla realizzazione di esperienze di vita autonome alla famiglia. Vogliono anche dare un tetto sicuro in un contesto relazionale, socializzante a quelle persone adulte (dai 18 ai 65 anni) con disabilità , il cui tessuto familiare è poco stabile e molto fragile.
"Ci sono famiglie - aggiunge la dottoressa Boscolo - che non hanno al loro interno risorse sufficienti per prendersi cura del loro familiare disabile. Pensiamo poi alle situazioni gravi in cui il carico assistenziale è notevole e non si risolve con servizi domiciliari o diurni".
I posti letto per ciascuna struttura sono dieci (di cui due per la pronta accoglienza o per l'accoglienza programmata). La pronta accoglienza è temporanea e dà risposte a situazioni di emergenza e urgenza non prevedibili (lutti, ricoveri,ecc.). Invece l'accoglienza programmata viene fornita a quelle famiglie che necessitano di una pausa, di un periodo di sollievo, e può essere un massimo di trenta giorni l'anno.

Per accedere al servizio, le famiglie devono fare domanda al direttore del Distretto socio-sanitario dell'Ulss 14 territorialmente competente, tramite un modello prestampato che l'utente può ritirare presso la sede del Distretto, ma che a breve potranno anche scaricare dal sito internet dell'Ulss 14. La domanda verrà trasmessa all'équipe dell'Unità Operativa Handicap che attiverà tutta la procedura per l'inserimento in struttura residenziale. Sarà poi un gruppo di specialisti ed operatori del settore socio-sanitario dell'Ulss 14 e del Comune di residenza, l'Unità Valutativa Multidisciplinare Distrettuale (UVMD), a valutare la richiesta della famiglia e, successivamente, a dare l'avvio all'inserimento del disabile in Comunità .

"Per quei casi - spiega la dottoressa Boscolo - in cui la famiglia non è in grado di pagare la sua quota, la Conferenza dei sindaci ha messo a disposizione un fondo di solidarietà (la retta della Comunità è tripartita tra Comune, Ulss e utente)".

Ma come trascorre la giornata il disabile all'interno della Comunità ? "È come se si trovasse in famiglia - dice la dottoressa Boscolo - il clima che si instaura è proprio quello familiare, sereno e rassicurante. Qui l'utente vive parte della sua quotidianità . In pratica la Comunità diventa la sua nuova casa".
Le attività educative, che vengono realizzate in parte all'interno della stessa Comunità e in parte nel Centro diurno, sono personalizzate a seconda delle esigenze e della gravità del disabile. Vengono promosse attività di apprendimento legate alla cura e all'igiene personale e al miglioramento dei livelli di autonomia sociale. Inoltre nelle attività diurne vengono sviluppate le attività di laboratorio, motorie, ludico-espressive e di tempo libero. Il tutto viene sempre svolto sotto l'occhio attento degli operatori specializzati e il monitoraggio costante da parte dei referenti dell'U.O. Handicap.

"Siamo soddisfatti quando si attivano servizi di questo tipo - conclude il dottor Stefano Vianello, direttore dei Servizi Sociali dell'Ulss 14 - perché si potenzia e si integra la rete territoriale con strutture e risorse che da un lato contrastano l'emarginazione e, dall'altro, rassicurano quei genitori sempre preoccupati del "dopo di noi" per i loro familiari disabili".

INFO:

Il sito dell'Ulss 14

Il sito della Comunità Emmanuel

Il sito della Provincia di Venezia sulle Politiche Sociali

Il sito del Comune di Piove di Sacco

Il sito del Comune di Cavarzere


Abbiamo parlato di comunità alloggio anche in:

INAUGURATA VILLA MARIA TERESA, COMUNITA' ALLOGGIO PER ADULTI DISABILI

FANTASIA IMPRENDITORIALE AL SERVIZIO DEL DURANTE E DOPO DI NOI


[Alessandra Babetto]

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy