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smsSotto 'accusa' l'ultimo spot dell'Unione Italiana Ciechi

Abbiamo ricevuto questa lettera aperta di Davide Cervellin, presidente della Commissione handicap di Confindustria e diamo volentieri spazio alla sua voce.

Ero intento, felice, a lavar casse, rammendare reti, a prepararmi insomma per la raccolta delle olive e quasi non volevo credere alle mie orecchie quando prima di un GR 24 ho sentito lo spot dell'Unione Italiana Ciechi.
C'è chi non vede, chi non sente, chi è senza gambe, chi ha tutte queste cose insieme; per queste persone ci pensa l'Unione Italiana Ciechi se c'è l'aiuto di chi invia un sms del valore di due euro.
Davvero strappacuori la voce innocente del bambino, meno rassicurante la voce di Tommaso Daniele.
E mi prende un crampo allo stomaco, un senso di rabbia, la voglia di abbandonare le reti, le casse, l'idea di raccogliere le olive, la voglia di gridare: "Ma cazzo, non era finito il tempo delle elemosine??!!"
Probabilmente no, in questa società sgangherata, in questo tempo di decadenza dove il bene e il male si confondono, dove l'etica non c'è più, dove ogni giorno pare sia il giorno delle furbate, ecco che torniamo a elemosinare.
Non siamo più agli angoli delle chiese col cappello rovesciato o la scatola di cartone dove cade tintinnando qualche moneta; usiamo le moderne tecnologie e gli studi di comunicazione ma la sostanza non cambia anche se differente e certamente meno nobile è il fine.
Un tempo con la pietà e le monetine qualcuno almeno mangiava; oggi invece con i soldi raccolti dagli sms si ingrassano apparati.
E allora chi come me vive del suo lavoro, accanto alla vergogna prova anche rabbia ed è costretto a sentirsi distante da un'organizzazione che la cecità e le altre minorazioni le strumentalizza così.

Davidino il contadino


Abbiamo poi contattato il Presidente dell'UIC, Prof. Tommaso Daniele, per permettere di rilasciarci una replica all'intervento di Cervellin.

Ringrazio la redazione che mi da la possibilità di chiarire spiegare meglio il senso della nostra iniziativa. Avevo messo in conto reazioni del tipo di quella di Davidino il contadino. Per alcune persone ogni occasione è buona per fare del facile protagonismo. Chi come me ha la responsabilità di risolvere i problemi dei ciechi non poteva rimanere indifferente di fronte alla pressante richiesta dei genitori dei ragazzi ciechi pluriminorati che giustamente pretendono una migliore qualità della vita dei loro figli, dei loro cari. Da anni all'interno dell'Unione veniva agitato il problema dando luogo anche ad una facile retorica. Abbiamo così deciso di progettare il centro per il quale le sezioni l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti hanno compiuto dei grossi sacrifici destinando, a questo obiettivo, il 50 per cento delle donazioni ricevute. Questa presidenza, unitamente alla Direzione Nazionale, si è impegnata per ottenere un finanziamento pubblico destinato allo scopo. Ma le risorse disponibili sono ancora assolutamente insufficienti. Così l'idea della campagna degli SMS solidali che si svolge sotto l'Alto Patronato del Capo dello Stato, largamente praticata da centinaia di ONLUS che non fanno certamente dell'accattonaggio ma civili raccolte fondi destinate ad un progetto preciso. La nostra associazione non ha mai effettuato raccolte fondi di nessun tipo a salvaguardia dell'immagine positiva che i ciechi hanno conquistato nel corso della loro storia. In questo caso, però, abbiamo ritenuto necessario sacrificare una parte del nostro legittimo orgoglio e gettare un sasso nello stagno della solidarietà . Qualcuno ha scritto che senza solidarietà non c'è sviluppo. Questo è il nostro punto di vista; rispettiamo, naturalmente, quello degli altri a condizione che non facciano del facile moralismo.

Il presidente Nazionale - Prof. Tommaso Daniele


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INFO:

http://www.uiciechi.it

IN DISABILI.COM:

UN CONTO IN SOSPESO CON I CITTADINI DISABILI

CAMPAGNA SMS SOLIDALI IN FAVORE DI UIC


Redazione

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