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due ragazzi si abbracciano su una carrozzina Al via una petizione per legalizzare questa pratica in Italia e vincolarla a un percorso di formazione

Torniamo a parlare di un tema delicato ma decisamente molto importante: l'assistenza sessuale per le persone ridotta mobilità e motilità fisica. In Italia non è previsto niente del genere: l'assistenza sessuale è paragonata all'acquisto di prestazione sessuali, dunque è illegale.
Ma che cos'è l'assistenza sessuale? E' una pratica relazionale che permette alle persone disabili che non sono in grado di interagire fisicamente il proprio corpo o con un partner consenziente di soddisfare le normali pulsioni sessuali, che tutti gli esseri umani provano. Non si tratta però di semplice sesso a pagamento, come spiega Maximiliano Ulivieri, ideatore e promotore di una petizione per legalizzare l'assistenza sessuale in Italia, alla quale è possibile partecipare collegandosi a questo link.

"L'assistenza sessuale alla persona affetta da disabilità fisica o mentale nasce per permetterle di fruire di una pratica necessaria, più spesso indispensabile, al suo benessere psicofisico. - spiega Ulivieri in quello che è stato definito il Manifesto dell'assistenza sessuale - Le pulsioni sessuali costantemente represse e impedite nella loro manifestazione, sia autonoma sia relazionale, si risolvono in un costante e ossessivo stress psichico che affligge non poco l'esistenza di chi non ha autonomia nell'uso del proprio corpo. "

"Attraverso il periodo in cui si svolgerà la sessione d'incontro tra la persona che lo richiede e l'assistente - continua il Manifesto -  il fulcro dell'interesse sarà nello stabilire un rapporto empatico. Quello che l'assistente debitamente preparata deve riuscire a trasmettere all'altro è innanzitutto l'accettazione del suo corpo attraverso l'esplorazione manuale, l'accarezzamento, il massaggio. Concedere un momento di profondo benessere e attenzione all'altro inteso nella sua dimensione olistica, globale: l'uso delle mani sarà accompagnato dalla voce, da musica, dal racconto. L'assistenza viene non a caso definita sessuale. Il che significa che il corpo sarà preso in considerazione nella sua interezza."

Si tratterebbe quindi di un'assistenza altamente specializzata, che con la prostituzione avrebbe gran poco a che fare. Secondo le richieste della petizione, che ha già raggiunto un discreto numero di firme, l'Assistente Sessuale dovrebbe essere una persona formata da corsi specifici e la sua attività dovrebbe essere ufficiale, legittima e legale.

"Si ritiene che un disabile o una disabile (ma anche un anziano, un'anziana, una persona in sovrappeso, ecc.) non solo non possano generare attrazione ma anche, chissà perché, non possano averne. - continua Ulivieri - E' eticamente corretto per una comunità consentire che una persona possa essere condannata a una vita senza passioni e senza sesso? Soprattutto, è eticamente corretto chiamarla vita se non si è scelto in modo cosciente di passare così la propria esistenza?"

L'assistenza sessuale è un'attività perfettamente legale in paesi come Svizzera, Germania, Olanda, Belgio e nei paesi scandinavi. Vero è che in molti di questi paesi anche la prostituzione è legale e le lavoratrici (e i lavoratori) del sesso pagano le tasse e usufruiscono dei servizi pubblici sanitari e assistenziali.
Sarà dunque possibile l'istituzione di tale pratica in Italia? Le persone potranno sempre e comunque scegliere se usufruirne o meno, ma potrebbe essere un modo razionale di permettere ai disabili di soddisfare un'esigenza concreta, sollevando le famiglie da incombenze imbarazzanti e troppo spesso considerate talmente controverse da non essere affrontate.


Per informazioni sul tema

Il gruppo facebook "Assistenza Sessuale". E' una scelta
Il sito www.loveability.org
La petizione sull'assistenza sessuale


In Disabili.com

GIORNATA PER LA SALUTE SESSUALE: E I DISABILI NON LO FANNO?

ASSISTENZA SESSUALE: COME LA PENSANO I DISABILI?


Ilaria Vacca


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