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locandina ccsviAttraverso il calendario si chiede maggiore attenzione sulla scoperta di Paolo Zamboni

Nuovo anno, nuove speranze, nuovi progetti, nuovi desideri. E a proposito di desideri, quali sono quelli delle persone con una malattia invalidante su cui sembra finalmente si stia aprendo una finestra di speranza? E’ questo il tema di €˜Vorrei‑¬¦â€‘¬, il calendario voluto dall’Associazione €˜CCSVI nella Sclerosi Multipla ONLUS‑¬ per il secondo anno consecutivo.

"Vorrei... che un giorno tra le cose da buttare ci fosse anche la mia stampella." "Vorrei... riuscire a portare di nuovo una borsa della spesa." "Vorrei... finalmente vivere senza pensare a come affrontare il domani.": sono questi alcuni desideri dei dodici protagonisti del calendario.  Ciascun mese sarà infatti €˜il messaggero‑¬ del desiderio di una persona affetta da Sclerosi Multipla, che crede in un futuro di guarigione grazie alla scoperta del professor Paolo Zamboni sulla CCSVI,   Insufficienza venosa cronica cerebrospinale, fortemente correlata alla SM e all’evidenza del fatto che, curando la prima, i sintomi della SM migliorano sensibilmente fino, forse al blocco della malattia stessa.

Secondo il professor Zamboni esiste una correlazione tra una patologia delle vene cerebrospinali (la CCSVI - Insufficienza venosa cronica cerebrospinale) e la Sclerosi Multipla: durante i suoi studi ha riscontrato che un’altissima percentuale di malati di sclerosi multipla soffre di malformazioni e/o di restringimenti (stenosi) di tali vene che non riescono a drenare adeguatamente il sangue dal cervello. In prossimità di queste malformazioni il sangue compie una €˜retromarcia‑¬ (reflusso) che provoca anomali depositi di ferro intorno alle vene cerebrali e a livello encefalico e spinale.

La CCSVI è curabile attraverso un semplice intervento di angioplastica dilatativa, che ha l’effetto di €˜liberare‑¬ le vene cerebrospinali e consentire un adeguato flusso del sangue, alleviando in questo modo molte delle sofferenze dei malati di Sclerosi Multipla (vertigini, stanchezza cronica, parestesie, per citarne alcuni), migliorandone dunque le condizioni di vita. Purtroppo ad oggi sia la diagnosi che gli interventi attraverso il Sistema Sanitario Nazionale sono bloccati, mentre sono usufruibili privatamente a pagamento, ma con costi elevati e tempi di attesa molto lunghi.

Realizzato da Emiliano Bertaggia, fotoamatore e consulente web marketing, il calendario vuole quindi sensibilizzare il pubblico e le Istituzioni sul controverso tema dell’Insufficienza venosa cerebrospinale nella Sclerosi Multipla, chiedendo maggiore attenzione sulla scoperta di Paolo Zamboni.

Il calendario sarà disponibile con offerta libera presso i banchetti associativi e presso le sezioni locali presenti su tutto il territorio Italiano. Qui è presente l’elenco di tutte le sedi locali.

Alla sua seconda edizione, l’iniziativa di ‑¬à‹Å“Vorrei‑¬¦ avere il diritto di curare la CCSVI’ ha raccolto l’adesione di artisti e sportivi a fianco dell’Associazione €˜CCSVI nella Sclerosi Multipla ONLUS, tra cui Leonardo Manera, Jessica Polsky, Alessio Tacchinardi, Elisa Togut, Andrea Meneghin e Michel Altieri che sono protagoinisti di questo video.

 

INFO:
www.iovorrei.org

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Redazione

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