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Trasversale.
E' l'aggettivo che meglio di ogni altro definisce il progetto/concorso "Di generazione in generazione", rivolto ai giovani dai 6 ai 16 anni, e che li invita a riscoprire l'importanza dell'anziano, mediante l'ascolto, e la rielaborazione artistica.
La trasversalità è duplice.
Riguarda le età delle persone coinvolte, ma anche la collaborazione tra i diversi enti che si sono adoperati per la realizzazione del progetto, lanciato dall'Associazione AVIS Regionale Veneto e Provinciale di Padova assieme a Noi Associazione (Comitato Territoriale di Padova), e in collaborazione con la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus (OIC).

Operativamente ai ragazzi che si lasceranno coinvolgere dall'iniziativa verrà chiesto di andare ad incontrare un anziano ospite di una residenza della Fondazione OIC. Da quella storia di vita i ragazzi dovranno trarre un racconto, o un disegno da inviare all'organizzazione. I migliori troveranno poi spazio in un'apposita pubblicazione. Termini di invio dei materiali è la fine del mese di novembre di quest'anno.
Il territorio in cui si svolge questa "caccia al racconto" è la diocesi di Padova, cioè 459 parrocchie, coinvolte mediante l'associazione Noi, che gestisce molti oratori.

Il ruolo di Avis è esplicitato da Francesco Magarotto, vicepresidente della sezione regionale del Veneto: "L'azione di Avis si ispira al sistema delle 3 S, cioè solidarietà, salute, e sangue. Parliamo solo di educazione alla solidarietà con i bambini fino alle scuole medie.
Da quell'età iniziamo attività che riguardano la salute.
Quindi con i maggiorenni si parla anche di sangue, perchè crediamo che la donazione sia sempre frutto di una riflessione e di una maturità della gratuità che va costruita pian piano.
Le 3 S non sono scindibili tra loro.
I donatori poi hanno al massimo 65 anni, ma dopo continuano nella forma del volontariato a restare a disposizione dell'Avis, per lavori di segreteria, dirigenza, e altro ancora".

L'importanza della terza, o quarta età, è stata messa nella giusta luce da Fabio Toso, coordinatore delle sedi OIC: "Intanto le nostre non sono case di riposo, ma residenze, perchè l'anziano non è parcheggiato a riposo. Le prospettive di vita sono di 30 anni dopo la pensione: è un periodo risorsa, da valorizzare, dando piena dignità a questa età. Questi nonni possono essere ancora protagonisti del rapporto educativo, se messi nelle condizioni di poterlo fare. Il progetto "Di generazione in generazione" centra proprio questo obiettivo".

INFO:

Ai seguenti indirizzi sarà possibile conoscere meglio le modalità di partecipazione e seguire tutte le news e gli aggiornamenti sulle fasi del progetto:

Il sito di Avis Veneto

Il sito dell'associazione Noi (Comitato Territoriale di Padova)

Il sito della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus.

Il riferimento mail da contattare è noigenerazione@diweb.it

Ascolta a questo link lo spot radiofonico del progetto.


[Alberto Friso

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