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DOPO DI NOI

Disabili-com: logo Speciale Dopo di Noi

NOTIZIE IN BREVE

Disabili, il futuro fa meno paura
Una fondazione se ne prenderà cura anche dopo la morte dei famigliari

Assistenza e sicurezza per l’avvenire, non solidarietà svenduta ma concretezza dei fatti. E’ questo lo slogan di “Handicap: dopo di noi", una fondazione presentata in Campidoglio dal sindaco Walter Veltroni e da Ileana Argentin, consigliera delegata ai problemi dei disabili.
La Onlus sarà attiva dal prossimo 21 marzo 2003, ma già da oggi si possono iniziare a fare donazioni all’ufficio handicap del Comune per “adottare" chi è meno fortunato.
L’obiettivo è infatti assistere, istruire e ricreare i disabili, promuoverne l’integrazione nella vita sociale e lavorativa e soprattutto garantire un futuro sereno anche dopo la morte di chi si occupa di loro.
«Un dopo di noi, ma anche un prima, anzi un durante noi» spiega Argentin. «Molte famiglie sono ormai agli arresti domiciliari e chiedono solo di morire in serenità, senza il terrore di lasciare abbandonati i figli».
E le cifre parlano da sole: un cittadino su 40 nella Capitale è disabile e ben il 37 per cento ha genitori anziani o molto malati che non possono prendersi cura di loro.
Mentre la richiesta di aiuto è già altissima: il servizio handicap del Comune fornisce assistenza a 264 persone, ma sono in lista d’attesa altre 364.
«Per le famiglie di disabili - ha commentato Veltroni - la vera angoscia è che cosa succederà dopo la loro morte.
E la fondazione vuole dare una risposta positiva a questo senso di solitudine".
Come? «Attraverso una responsabilità condivisa nei confronti della collettività» afferma Raffaela Milano, assessore alle politiche sociali «responsabilità istituzionali sì ma anche civiche».
Il capitale sarà quindi pubblico (si utilizzeranno le strutture comunali già esistenti, 23 comunità alloggio, 9 residenze protette, gli 8 centri diurni e i 20 milioni di euro del bilancio comunale che vanno in questa direzione) ma anche privato.
Aziende e singoli potranno fare donazioni di mobili o immobili, lasciti, testamenti o comodati.
Ma la vera novità è che in cambio saranno stipulati contratti “ad personam" a seconda dei singoli casi.
La fondazione avrà poi un comitato di controllo di cui faranno parte le associazioni di familiari e utenti.
Per informazioni sulle donazioni si può chiamare lo 06/67105252-5360-5200-5368 oppure contattare il centralino 06/06/06 o scrivere a Viale Manzoni, 16.

[Tratto da "Il Messaggero", cronaca di Roma, martedì 3 dicembre 2002; articolo di Ilaria Conti]

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