Calano i fondi raccolti via sms, anche per le troppe iniziative
Fare del bene con un piccolo gesto. Rapido quanto premere i testi del cellulare.
Quattro-cinque cifre da digitare e via: il proprio contributo economico viaggia con l'sms.
Uno o due euro a messaggio, che moltiplicati per il numero di "benefattori" portano a raggiungere cifre a sei zeri.
Eppure anche la raccolta fondi via sms sta passando un momento difficile: certo, si continua a donare, ma con un occhio più attento al portamonete.
La conferma è arrivata dal seminario "Il valore dell'agire".
Durante l'incontro, Luca Gelli, responsabile dei rapporti con il non profit di Telecom italia, ha tracciato la situazione che accomuna tutti e quattro i grandi gestori di telefonia mobile italiana.
Ovvero: l'uso dei numeri che iniziano per "48" sta mostrando un trend al ribasso, dovuto non solo alla attuale situazione economica difficile, ma anche ad un sovraffollamento di campagne solidali e alla mancanza di una efficiente rendicontazione sull'uso dei fondi raccolti.
I dati parlano chiaro: in un solo anno i contributi si sono dimezzati, passando dai 42 milioni raccolti nel 2006 ai 21 del 2007, mentre invece il numero di iniziative solidali è rimasto pressoché invariato, passando da 68 a 62.
Cifre lontane da quelle registrate nel 2004, quando la campagna di aiuto alle vittime dello tsunami aveva fatto raccogliere 25 milioni di euro. Le prospettive sul futuro degli sms solidali fanno senza dubbio riflettere, in un momento che tra l'altro segna la maturità di questo modo di raccogliere fondi.
Tutto è cominciato infatti nel 2007, con l'invio delle prime donazioni per aiutare le vittime del terremoto in Umbria.
E ad essere preoccupati non sono solo gli enti e le istituzioni promotrici dei "messaggini buoni", ma anche i gestori telefonici: il motivo è dovuto ad una delibera approvata dall'Autorità garante per le comunicazioni.
In poche parole: da luglio 2009 le numerazioni "48" non saranno più un servizio di rete comune a tutti i gestori: spetterà infatti a ciascuna compagnia telefonica attivarne uno, chiedendo alle altre di "unirsi". Un sistema che, se non viene modificato prima della prossima estate, andrà a complicare la semplicità di queste proposte solidali.
Chissà , magari ci sarà una campagna per aiutare anche i messaggini che fanno del bene.
PER APPROFONDIRE:
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Abbiamo parlato di solidarietà via sms in questi articoli:
‑¬à‹Å“ROMPERE IL SILENZIO’ SULLA DISTROFIA DI DUCHENNE E BECKER
COME UN SMS PUà ’ RISOLVERE I PROBLEMI DEI BAMBINI
CARDIOPATICI